E’ una retromarcia in piena autostrada, una manovra a dir poco azzardata e che restituisce, nei fatti, il controllo dell’A24 e dell’A25 al Gruppo Toto.
La proposta è contenuta in una bozza di accordo trasattivo che il ministero delle Infrastrutture, a firma della coordinatrice Elisabetta Pellegrini, ha presentato all’Avvocatura generale dello Stato, al governo e all’Anas.
La disposizione, da formalizzare con apposito Decreto, prevede “il reintegro della Strada dei Parchi Spa nella concessione della rete autostradale costituita dalle autostrade A24 e A25 di cui alla convenzione unica del 18 novembre 2009 fino alla scadenza naturale della medesima, rideterminata tenendo conto del periodo affidato alla gestione di Anas”.
Il Gruppo Toto rinuncia da parte sua a tutti i giudizi pendenti e si impegna a presentare un nuovo piano economico finanziario che tenga conto dei mancati aggiornamenti del Pef e di quello del tasso di remunerazione del corrispettivo di concessione dovuto all’Anas.
E ancora la fissazione, per l’intero periodo residuo della concessione, di un tasso di remunerazione del capitale netto investito pari all’8,28%, il mantenimento dei livelli tariffari al 31 dicembre 2017 e l’individuazione di una spesa annua pari almeno a 40 milioni di euro per le manutenzioni ordinarie.
Da questo dare, però, il ministero riconoscerebbe a Strada dei Parchi detrazione per quasi 1 miliardo di euro: 829 milioni sul debito maturato, oltre 3 milioni di euro per i canoni di competenza Anas e altri 11 e mezzo di competenza del ministero delle Infrastrutture, nonché dell’integrazione del canone per 43 milioni e mezzo di euro e altri 8,4 milioni delle rate dovute e non versate al Fondo centrale di garanzia.
Un’offerta che arriva a due mesi dalla scadenza, il 31 dicembre, del periodo di gestione affidata all’Anas e che ha permesso finora di rimettere un po’ di carte e strade in regola.
Una retromarcia, quella di Salvini, che rischia di creare più di un incidente politico.
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