Domenico Pettinari correrà per la fascia tricolore del Comune di Pescara, e lo farà uscendo dalla “costellazione” del Movimento 5 Stelle. Una candidatura tra le liste civiche che porterà inevitabilmente il consigliere regionale lontano dall’universo pentastellato. Un addio che avverrà ufficialmente dal prossimo marzo 2024, quando oltre all’elezione del nuovo sindaco di Pescara sarà tempo anche del rinnovo del consiglio regionale abruzzese.
“Le inchieste giudiziarie di questi mesi e di queste ultime ore confermano purtroppo quanto dico da anni e il motivo per cui ho scelto di correre lontano dagli schieramenti politici – ha spiegato Pettinari -. Bisogna uscire dalle logiche che hanno segnato negativamente gli ultimi anni e decenni di politica locale sia regionale che comunale. Ringrazio la magistratura, come sempre, per aver scoperto e mostrato uno spaccato opaco della politica abruzzese, su entrambi i fronti. Ho sempre ribadito di essere contrario ad alleanze con il centrodestra e centrosinistra, rifiuto il concetto di “assembramento” e poltronificio per vincere le elezioni di turno, una logica lontanissima dai bisogni e dalle esigenze dei cittadini che invece voglio rappresentare e che rappresenterò con grande responsabilità”.
Dura la risposta del capogruppo dei grillini nel Consiglio Regionale abruzzese, Francesco Taglieri. “Una presa di distanza radicale che arriva, come è accaduto per altri portavoce, allo scadere del secondo mandato. Una storia triste che si ripete. Una storia che, seppur raccontata con parole diverse a seconda di chi la narra, si conclude sempre allo stesso modo: in altri partiti o ricoprendo ruoli che all’interno del Movimento 5 Stelle non posso essere più rivestiti”.
“Purtroppo per chi ha velleità di carriera politica il Movimento 5 stelle non è il posto giusto – prosegue -, le regole sono ben chiare e chi ha già svolto due mandati in Consiglio regionale non può ricandidarsi né in Consiglio regionale, né alla carica di Sindaco, ma può correre solo come consigliere comunale in una lista M5S. Sono regole chiare, che tutti abbiamo accettato e sottoscritto”.
“Rimane ovviamente la libertà personale – conclude Taglieri – ma, se non si è d’accordo con le scelte elettorali del Presidente Giuseppe Conte, chi ha professato per anni valore etico, morale e soprattutto rispetto per i cittadini, già da domani dovrebbe consegnare le sue dimissioni dai ruoli ricoperti all’interno del Movimento 5 Stelle e da quelli che sono stati conferiti dagli abruzzesi con il simbolo del Movimento. Una scelta sicuramente sofferta per tutti, ma che porrà fine alle ambiguità e alla poca chiarezza che nel corso degli ultimi mesi hanno investito tanti cittadini abruzzesi e non solo. Se così non dovesse essere dovremmo prendere atto che la conclusione della storia all’interno del Movimento 5 Stelle per il Consigliere Pettinari non è diversa da quella dei suoi predecessori Cipolletti e Marcozzi”.
movimento fallimentare peggio della politica tradizionale..DI MAIO Luigi…in primis ,Sara Marcozzi in regione,passata a FORZA ITALIA,Domenico Pettinari in regione,nel comune di Pescara si candida con i CIVICI…ma che amore per il MOVIMENTO..
Vedremo cosa faranno i nostri eroi Sulmonesi nel prossimo futuro..
COME ERA LO SLOGAN? MAI CON IL PARTITO DI BIBBIANO NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI SE AVEVATE LA POSSIBILITà ANCHE CON FORZA NUOVA VI SARESTE ALLEATI AVETE FATTO UN ESECUTIVO CON IL PREGIUDICATO BERLUSCONI VI SIETE ALLEATI CON RENZI E CON LO XENOFOBO DI SALVINI FORSE DAVVERO AVETE FRECATO TUTTI ANCHE LA DC IN QUESTO ORMAI VI FA COMODO ANCHE STARE ALL’OPPOSIZIONE TANTO è VERPO CHE AVETE SCELTO DI PERDERE DALL’ìINIZIO LA CORSA A PALAZZO DELL’EMICICLO
per carità… poichè ha finito i 2 mandati cambia casacca…al peggio non c’è mai fine… stavolta non li voto manco sotto tortura…ma nemmeno i politici professionisti carciofari. vediamo la terza scelta cosa sarà.
MA SI MA SI VOTIAMO CHI FINO AD OGGI CON LA POLITICA SI è ARRICCHITA O ADDIRITTURA CHI CI VIENE DA FUORI REGIONE A MANGIARE QUA BRAVI BRAVI ABBRUZZESI MENO MALE CHE ME NE SONO ANDATO VIA DA QUEL TERZO MONDO
Se non sbaglio li chiamavano anche pidioti, altro che slogan….
Certo che gli alleati bisogna saperli scegliere… Come ad esempio, fa la Lega di Salvini in Europa, alleata con l’AFD, partito di estrema destra tedesco: anti-europeo, pro-Putin, con frange antisemite. Partito di cui lo stesso alleato Tajani ha parlato in questi termini :” L’AFD mi fa schifo, mai alleati con loro e Le Pen, io provo disgusto quando un leader politico, mi riferisco al leader di Afd, dice che i bambini disabili non possono stare in classe con gli altri. Mi fa schifo sentire queste cose di ispirazione nazista. Questo è ciò che penso. Non esistono esseri superiori o inferiori. Non farò mai un accordo con loro “. Non sono quasi mai d’accordo con quel che dice Tajani… Stavolta invece si.