Il canile di Sulmona in via Vicenne torna nuovamente sotto la lente d’ingrandimento della Regione. Nella mattinata di ieri è stato effettuato un sopralluogo da parte del presidente della Commissione Regionale Sanità, Leonardo D’Addazio, con la consigliera Marianna Scoccia, assieme a Gabriele Bettoschi dell’Associazione Tutela Diritti Animali dell’Arci. Una visita ispettiva alla quale erano presenti anche l’assessore all’ambiente, Cati Di Nisio, e il nuovo comandante della Polizia Municipale, Domenico Giannetta.
Diverse le questioni affrontate con Emanuele Ermili, della società “Cima”, che attualmente gestisce il canile comunale sulmonese. Tra i diretti interessati, inoltre, c’erano i rappresentanti di Lida Ortona e Sulmona, gestori fino allo scorso gennaio, prima che il canile venisse affidato nuovamente a “Code Felici” di Gabriella Tunno.
“La struttura è vistosamente fatiscente nonostante i numerosi proclami e i fondi stanziati – commenta Lida Sulmona -. La gestione è assolutamente lontana dal concetto di canile, con un contratto che attribuisce la gestione senza fissare standard minimi di qualità del servizio, di benessere animale con la totale assenza del necessario controllo obbligatorio sull’operato del gestore”.
Il canile di Sulmona non è nuovo a ispezioni e controlli. Solo nel 2023 si contano numerose verifiche di ASL, NAS, Carabinieri Forestali e Cites che hanno determinato anche alcuni avvisi di garanzia, avendo la Procura della Repubblica ravvisato dei probabili reati penali sui quali sta indagando. La gravità dei fatti ha costretto, quindi, la Regione Abruzzo ad intervenire con ispezioni e controlli.
La Regione torna così ad occuparsi dell’abusivo canile di Sulmona dopo l’apposita seduta straordinaria del 18 Luglio scorso della Commissione Consiliare Salute nella quale sono stati auditi gli esponenti delle associazioni Tutela Diritti Animali/Arci e Legambiente Gabriele Bettoschi e delle sezioni Lida di Sulmona e di Ortona, Paola Stollavagli e Andrea Rapino, oltre al sindaco Gianfranco Di Piero.
La Scoccia ha spronato la Regione a intervenire in modo celere per risolvere le problematiche legate alla cura degli animali. Il canile, ad oggi, risulta infatti abusivo e il comune di Sulmona non si è ancora attrezzato per il ricovero legale di nuovi cani randagi, dopo il blocco disposto dai NAS lo scorso giugno che impone il divieto di introduzione di altri cani nell’attuale struttura.
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