Il Piano di risanamento, tante volte fosse possibile, non c’è ancora, la società è in stato di crisi conclamata dal tribunale, il consuntivo 2022 si preannuncia una mazzata con un buco da circa 3 milioni di euro. Gli investimenti sono fermi, le tariffe aumentate fino al 40% e il ristoro ambientale per ospitare la discarica tolto a Sulmona e Pacentro per carenza di pecunia.
Però. Però il consiglio di amministrazione di Cogesa ha impiegato meno di quarantotto ore dal via libera dell’assemblea per pubblicare il bando per l’assunzione del direttore generale. Manco qualcuno lo stesse lì ad aspettare: 75mila euro di paga base l’anno, con un trattamento economico che “potrà essere integrato, con provvedimento motivato del Consiglio di Amministrazione, da un’indennità ad personam, commisurata alla specifica qualificazione professionale e culturale, anche in considerazione della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali”. In bilancio, d’altronde, sono previsti 120mila euro per questa figura che sarà scelta dal Cda, ma approvata dall’assemblea, sulla base di titoli e colloquio. La commissione, che ovviamente nominerà il Cda, dovrà avere grande spirito di osservazione e, si spera, un po’ di conoscenza del settore. Perché un direttore generale di una società di trattamento rifiuti, non è che si incontra al supermercato. A meno che non si sappia in quale supermercato andare.
Ma tant’è, l’incarico sarà a tempo pieno ma determinato: 36 mesi rinnovabili, con un periodo di prova di sei mesi. Domande da fare entro il 24 novembre e requisiti che oltre al pezzo di carta, richiedono “particolare e comprovata qualificazione professionale non inferiore a 4 (quattro) anni, nel settore Ambientale con particolare riferimento all’attività di gestione dei rifiuti, maturata per un periodo di almeno tre anni, in posizione di vertice presso amministrazioni pubbliche e/o in ruoli di direzione tecnica e amministrativa in aziende private o pubblico/private”.
Sui 70 punti da raggiungere per titoli, gran parte, 50, saranno calcolati sui titoli di servizio: esperienza nel ruolo di amministratore delegato/direttore generale/direttore tecnico o posizioni apicali in settori di competenza (oltre ai rifiuti, energia, acqua, ambiente e servizi connessi) ed esperienza nei processi di riorganizzazione.
Gli altri 30 punti, che saranno dati in base al colloquio, saranno dati dalla Commissione sulla base delle esperienze tecnico-professionali e le competenze organizzative. Questo almeno è scritto nel bando.
Scusate ma quando lo stesso bando lo aveva già preparato, almeno nei criteri, e lasciato agli atti Gerardini era una cosa lodevole adesso diventa altro?
Copione già visto e rivisto ! A mio parere il cogesa andrebbe ridimensionarlo e privatizzato ….
Il 20 aprile al riguardo scrivevate questo
“L’ex amministratore unico Franco Gerardini aveva già pronto, e inviato per conoscenza, il bando per reperire un amministratore unico che gli succedesse, ma la strada tracciata non è condivisa da tutti.”
Ma non si commentava dicendo “Manco qualcuno lo stesse lì ad aspettare”
Ora se fa una cosa qualcuno è giusta e lui un eroe se la stessa la fanno altri diventa oggetto di polemica strumentale. E non è la prima volta come per esempio sul ritiro del secco che con il vecchio cda era un taglio (come da articolo vostro) e invece dopo diventa mera Comunicazione.
Direttore non amministratore unico…manco le competenze di base tieni…
Gentile Polemico, l’amministratore unico è la governance della società, ovvero quello che è l’attuale Cda. Nominato dalla politica finora, con risultati non proprio eccellenti. Il direttore generale, invece, è una figura tecnica di cui, personalmente, ritengo il Cogesa abbia anche bisogno. Magari dopo aver chiarito quale sarà il suo destino, almeno dopo la presentazione del piano di risanamento e ristrutturazione del debito, l’eventuale ricapitalizzazione per coprire i buchi e/o la vendita ai privati, come si paventa.
Sul ritiro del secco quando venne fatto era un taglio, si un taglio, fatto sulla base dei rapporti economici non condivisi tra la partecipata e il Comune (giunta Casini). Con il nuovo accordo diventa una comunicazione di quello che avevano già deciso. Sì, proprio così. C’è chi commenta “manco qualcuno lo stesse lì ad aspettare”. Detto questo: questa testata non ha mai nascosto la sua linea editoriale sulla gestione di Cogesa e (purtroppo) negli ultimi cinque anni i fatti ci hanno dato solo ragione.
Ha ragione questa volta ho sbagliato e sono stato approssimativo. Ricordavo gerardini avesse predisposto bando per dg e invece ho sbagliato, chiedo scusa.
Dissento sul secco. Quando fu fatto nel dicembre 2022 così come voi riportato sembrava che fosse colpa della gestione cogesa quando in realtà era conseguenza del fatto che il comune non riconosceva e quindi non pagava quel servzio. Era una presa d’atto non un taglio. Il taglio se taglio è lo ha deciso il comune. Ma non si evinceva nulla di tutto ciò come il testuale del vostro articolo mostra. Lo stssso gerardini appunto perché la decisione spettava al comune e non al cogesa ha solo posticipato quel taglio, ops quella scelta fatta dal comune. Poi che sia diventata mera comunicazione da taglio sorvola sul chi ha deciso quel taglio e la conseguente responsabilità che è del comune, come lei stesso ha scritto in un commento. C’è anche chi scrive “manco qualcuno stesse lì ad aspettare”. Però andrebbe argomentato perché suona come una illazione. Ha ragione avete una linea editoriale e questo vi va riconosciuto però attenzione a che questa non prevalga sui fatti. Il confine è sottile e a volte anche ambiguo.
Amministratore unico e Dg sono
Due cose
Diverse
Si risolve il grave problema economico-finanzia
rio del COGESA col DG..?
Ne dubito. Andrebbe ripensato tutta l’impostazione gestionale della società.
Vediamo se i commentatori sanno rispondere??
QUALE POLITICO LOCALE HA PORTATO IL COCESA SULL’ORLO DEL FALLIMENTO ?????
Lo conoscono “tutti” e certamente anche lei ma resterà “INNOMINATO”, almeno fino a fine elezioni regionali, con estensione alla crisi comunale, alla “forse vendita” del COGESA e alla “forse aspirata (e quasi certa svanita) candidatura nei palazzi romani”.
A “tutti” resterà il ripianare i debiti in bolletta.
L’unico vantaggio per “tutti” è che il figuro si è ridimensionato nella spocchia e millanteria e ne è ormai anche lui consapevole.
La altrui vanagloria non ha funzionato in vallata per “tutti”, anzi ha aggiunto danni ai danni storici, dovuti a inezia e disamore per il territorio tanto per citarne due di una lunga lista, ma attenzione che costoro non demordono e le tentano tutte per restare a galla e goderne i benefici propri o della ristretta cerchia.
Apriamo gli occhi e la propria coscienza nell’analizzare la triste realtà in cui siamo caduti… a costoro va tagliata l’erba sotto i piedi… Sono lupi che non perdono pelo e tantomeno il “vizietto”.
La figura andrebbe ricercata andando a ripregare di rivestire il ruolo un grande imprenditore, perché la società può essere risanata solamente se gestita come un azienda privata, cioè si mantiene aperta se crea utili…. Nella zona di grandi imprenditori ce ne sono probabilmente forse solo 2 uno a Sulmona e uno a Pratola. Bisognerebbe bussare gentilmente e chiedere ad uno dei 2 se possibilmente prenda in mano la situazione. Io sono dell’ idea che se un imprenditore milionario prende in mano un azienda come cogesa sicuramente non è interessato a mettere mano sui 75mila EUR l’ anno che per noi possono essere tanti ma per lui sono spiccioli e di conseguenza non si porrebbe il problema che la figura alla guida stia lì solo per “rubare lo stipendio”
Il buco non verrà mai ripianato con dei politici inseriti nel CDA, già hanno fatto i loro danni e purtroppo se la sfangheranno in un modo o nell’altro per continuare nello stesso modus operandi di ora, certi della futura conclamata innocenza.
Temo e in parte spero, che la società per pochi spiccioli finirà in mano a gruppi privati del settore e forse non sarà il peggiore dei guai per quanto già deliberatamente accaduto, salvo che poi gli stessi politici si spenderanno quali principali fautori della voluta e riuscita operazione di alta finanza… gente senza faccia!
Quel che sfugge che i primi politici a gestire la società sono i sindaci non i membri del Cda che sono nominati dai sindaci in ragione di equilibri politici. I danni eventuali li hanno fatti insieme perché le decisioni, assunzioni comprese, li vota l’assemblea dei sindaci così come gli stessi sindaci sono i maggiori debitori e quindi fautori del debito del cogesa. La sfangheranno non è come si vuole far sembrare una sorta di impunità se la sfangano è perché non commettono nessun reato e serve ricordare che non è il tribunale del,web con giudici laureati su Internet o su Facebook a decidere, per fortuna. Intanto la corte dei conti sta verificando, sui comuni, l’aspetto contabile la procura l’aspetto penale sul danno ambientale, e come sempre le sentenze si rispettano per due motivi. Il primo perché spetta a chi ne ha il potere e la competenza la decisione secondo perché non spetta ai tribuni della plebe, che ricordo scelsero barabba, e in materia non ne capiscono una ceppa, decidere. Quindi vediamo quel che accadrà e mi raccomando evitiamo la solita solfa se le decisioni prese non corrispondono ai propri pregiudizi e desiderata.
Scrivere certi della futura conclamata innocenza dimostra populismo ignoranza e pregiudizio. Basta essere forcaioli con i nemici e garantisti con gli amici perché a esser onesti la magistratura dove non fa il suo dovere è nel non sanzionare parole in libertà di gente che si crede che l’Nonimato e internet garantiscono l’impunita.
L’articolo verte sulla repentina uscita del bando per la ricerca del DG del COGESA come da decisione presa dal CDA, e che al di fuori del sistema di nomina, siano unicamente loro i decisori di tale atto. Sono dell’avviso che il solo buonsenso sia bastevole per farsi una personale opinione scevra dai tentati condizionamenti di pensiero… fortunatamente.
La sua prima risposta in realtà divagava ben oltre.
Il bando per il dg è stato approvato dall’assemblea dei soci, cioè i sindaci, venerdì scorso. Qua si fa finta di non capire chi decide cosa. E questo si che è bastevole per farsi una opinione sul chi scrive e cosa scrive e soprattutto sul perché scrive certe cose. Alla faccia dell’essere scevri da condizionamenti, qua si è scevri dalla realtà, sfortunatamente
Ma quale direttore,ma chiudete queste povertà.
bene,non ci vogliono qualita’/specialita’/distinzioni particolari,in rete di tutto di piu’:classifiche delle eccellenze comprese,addirittura come fare (dal nulla),ispirazione,
progettazione,pianificazione ,gestione personale/amministrazione azienda di raccolta/riciclo rifiuti,in pratica e’ tutto inventato,finanziamenti europei compresi,basta seguire le linee guida,i vari modelli/step dei piani di sviluppo aziendali,quindi per “amministrare” e’ sufficiente,come le Leggi ordinano,un buon padre di famiglia…nell’universo intero non esistono aziende che in assenza del pagamento “fatture-corrispettivi” rimangono passive,
inattive,immobili,accade solo nell’azienda in parola,molto probabilmente volutamente,le attuali Leggi puniscono le negligenze,dunque piu’ che un direttore fondamentale il rispetto delle regole,ragioni per le quali ci sono diverse indagini/inchieste,allarmante anche l’incendio all’aquila dei mezzi raccolta rifiuti,detto tutto,Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta,o no?
Ma in altri Paesi fanno Class Action contro Societa’ che non riescono a fare il proprio lavoro e le conseguenze per gli Amministratori sono nefaste. In Italia e’ possibile una simile iniziativa? Qualche anima buona puo’ rispondermi? Grazie.
@Dura lex sed lex | 26 Ottobre 2023 at 07:39 |
Mi ha interpellato unicamete sulla prima parte del mio commento e le ho risposto.
Non mi crea alcun interesse ne problema il suo fossilizzarsi sui Sindaci e sulla visione della realtà ognuno di noi lettori ha il suo metro di valutazione e tirerà le proprie conclusioni, le piaccia o meno.
Io riporto la corretta procedura che porta alle decisioni chi si fossilizza su altro mi spiace ribadirlo è lei che vede nel cda l’organo che decide su tutto come se non ne rispondesse a nessuno. Purtroppo per la sua visione, che nulla ha a che fare con la realtà, le cose non sempre stanno così.
Tutti i metri di valutazione sono corretti con una unica differenza non possono basarsi su fatti errati per arrivare a conclusioni errate ma che confortano i propri pregiudizi. Sì ragiona sui fatti e i fatti hanno sempre ragione le piaccia o meno anche se vanno contro i suoi, appunto suoi, desiderata.
Io ho risposto al suo commento senza interpellarla solo su un aspetto come chiunque può evincere leggendo il commento. Anzi se proprio vogliamo dirla tutta lei ha risposto a quel che le piaceva o conveniva a proposito di fossilizzarsi e di condizionamenti di pensieri.
Ha tutto il diritto di coltivare i suoi pregiudizi, come io di riportarle i fatti, ma i pregiudizi rimangono pregiudizi, e non opinioni, i fatti rimangono fatti
È bastevole rileggere il suo “La sua prima risposta in realtà divagava ben oltre…” per intendere univocamente a chi era rivolto il suo commento. Ognuno resterà delle sue idee nella certezza che non saremo ne lei ne io a decretare un bel nulla. L’attuale situazione del Cogesa non sono opinioni, ma sono fatti che rimangono tali e che meritano l’attenzione di tutti e nella più completa libertà di pensiero.
Ma è nato prima l’uovo o la gallina? Cioè è stato fatto prima il post del sindaco di Pacentro o l’articolo?
Per capire chi è la Musa dell’altro. Nel caso la musa fosse il sindaco, socio del Cogesa, sarebbe grave perché dovrebbe sapere che il bando è stato presentato per la prima volta il 12 settembre ha superato il vaglio del controllo analogo e poi della assemblea dei soci. Quindi non sono due giorni ma un mese e quasi e mezzo. Infine se lo si approva senza se e senza ma non è che si può far finta di nulla. Lo si rende operativo. Ne più ne meno. Così per fornire altre informazioni evidentemente sfuggite.
Quindi il manco ci fosse qualcuno ad aspettare suona come una delle tante note stonate del racconto che alcuni fanno del Cogesa