Una “zoccola” ma in senso politico: si è chiusa con l’assoluzione dell’ex consigliere comunale Bruno Di Masci la querelle, tra il politico e il giudiziario, che cinque anni fece scoppiare il caso fin dentro l’Aula consiliare.
A querelare Di Masci era stata la sua ex collega consigliera Roberta Salvati, definita “zoccola” al telefono – durante una conversazione privata che venne però ripresa e divulgata su Whatsapp – dall’ex sindaco di Sulmona.
Un episodio che la Salvati volle portare in consiglio, tentando di proiettare il video durante una seduta, venendo però poi bloccata e allontanata dall’aula, dall’allora presidente dell’assise, Katia Di Marzio.
Secondo la giudice di Pace di Sulmona, l’epiteto usato da Di Masci non aveva in realtà un fine offensivo e sessista, ma era stato usato in termini – per quanto volgari – politici. Al fine cioè di indicare la presunta incoerenza politica della Salvati.
La ex consigliera comunale, ora militante nella Lega, ha annunciato ricorso in Appello contro la sentenza.
Persona di grande stile e spessore intellettuale questo soggetto…
Solidarietà a Roberta Salvati
Roberta non mollare
La gente sa benissimo chi sono certi personaggi
Anche la sentenza sarà in senso…politico
Credo che lo spregevole epiteto utilizzato dal professore Di Masci si presti ad una univoca interpretazione pertanto resto amareggiata e basita difronte alla motivazione della sua assoluzione🤷 solidarietà a Roberta che ha pagato tale offesa più per il fatto di essere una donna che per il “cambio di casacca” .
I N C R E D I B I L E!!!!!!!! Allora se un uomo da’ della ” Puttana” ad una donna ma con un “senso politico” la passa “liscia”….tante battaglie inutili combattute dalle Donne.
Se ognuno denunciasse per così poco le stanze dei tribunali sarebbero piene e intasate, togliendo spazio alle cause più serie e degne di rilievo. Se ogni docente denunciasse i suoi alunni per queste cose, ogni giorno ci sarebbero 30 denunce a scuola invece che note sui registri. Tutto il rispetto per la signora ma non si possono intasare i Tribunali con queste stupidate che sembrano più portare pubblicità tra i giornali per voti elettorali.