Ressa questa mattina negli uffici di palazzo San Francesco per le iscrizioni al servizio mensa che partirà ufficialmente lunedì prossimo con un ritardo di una settimana rispetto a quanto programmato.
Qualche problema si è registrato sia nell’attivazione sulla piattaforma delle credenziali già acquisite negli scorsi anni (per alcuni in particolare la registrazione del cambio di classe), ma soprattutto per i nuovi iscritti, per i quali è necessario ritirare materialmente un codice negli uffici.
Oggi, ultimo giorno feriale prima dell’avvio del servizio, una sola addetta, però, non è stata sufficiente a soddisfare tutte le richieste con celerità, facendo così creare lunghe code e tanti mugugni, epilogo, d’altronde, di un malcontento che è cresciuto per questa settimana di ritardo nell’attivazione del servizio.
Un ritardo dovuto a vicende politiche e burocratiche: l’annullamento della gara, o meglio dell’affidamento, in corso d’opera per i noti difetti nel bando sollevati in consiglio comunale, non è stato seguito d’altronde da una celere definizione di come procedere con l’affidamento temporaneo in attesa di una nuova gara. Le carte sbrogliate solo due settimane fa, hanno così impedito di avere i tempi tecnici per il caricamento dei dati di tutti gli utenti e la refezione scolastica, che si attendeva per lunedì scorso o al massimo per giovedì, nei fatti partirà una settimana dopo.
A gestire il servizio sarà fino ai primi di dicembre l’Ati composta da EP e Coselp, che poi era quella che aveva partecipato al bando sospeso per la presenza di una sola offerta. Nelle more il Comune dovrebbe indire una nuova gara d’appalto, anche se è probabile che il gestore definitivo (ovvero per i prossimi tre anni rinnovabili) non arriverà in cucina prima di gennaio prossimo.
I noti difetti cioè un regio decreto del 1927 e una campagna mediatica di moralismo d’accatto che antepone una valutazione opinabile alla legittimità di una condotta. Una battaglia politica condotta per ripicca personale da parte di chi si erge a morale superiore agli altri a scapito dei cittadini. Poi qualcuno dovrebbe anche iniziare a scrivere non solo contro i propri avversari politici o contro i politici che gli stanno antipatici ma anche contro gli uffici del comune che non ne azzeccano una
Dal bene in comune alle code e ai disagi in comune è un attimo. I grandi traguardi per i cittadini della consigliera Nannarone
Hanno gestito male la vicenda. Il messaggio errato che hanno divulgato, tra l’altro negli ultimi giorni, è che per avere utente e password bisognava andare di persona agli uffici. Una assurdità che ha costratto decine e decine di genitori lavoratori a lunghe e inutili attese.
Quindi ore di assenze dal lavoro, costi e disagi per il trasporto, tempo perso… questa non è buona amministrazione ma disastrosa improvvisazione.
Getme pet favore approfondite la cosa perché c’è da chiedere i danni
Ma tra i tanti problemi che affliggono questa città !?
Un bel panino e via
Ma quale panino?!? Mangiare sempre panino non è salutare.. si spalmino piuttosto le ore pomeridiane con il ripristino della scuola al sabato mattina e fine anche della mensa scolastica. Ah già dimenticavo, sabato fascista, guai a lavorare.. fascisti quando fa comodo.
Cominciamo a stare di più con i figli.
Il sabato è da eliminare nelle scuole.
Entrare 15 minuti prima ed uscire 30 minuti dopo durante la settimana.
Weekend libero per stare tutti insieme in famiglia e non girare nei bar a pettegolare tra genitori