Proseguono le incursioni della fauna selvatica nei centri antropizzati del Centro Abruzzo. Che sia di notte con il favore delle tenebre, o in pieno pomeriggio sotto la luce del sole. Scorribande in cerca di cibo in vista dell’inverno durante le ultime, clementi, tracce di un’estate passata che si trascinerà per ancora pochi giorni. Ieri notte un orso è stato sorpreso a Scanno, nei pressi della circumlacuale, intento a rovistare all’interno dei mastelli per la raccolta differenziata.
Attratto dall’odore, l’orso ha pasteggiato con i rifiuti. Il rumore causato dal plantigrado per soperchiare i mastelli ha suscitato la curiosità degli abitanti delle abitazioni nelle vicinanze. L’orso era munito di radiocollare, e quindi sarà premura del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise identificarne l’identità. Il sospetto è che si tratti nuovamente di Gemma, non nuova a visite nel comune lacustre.
Dalla notte al giorno, da Scanno a Sulmona. Nella tarda mattinata di oggi è stato ripreso lungo via Gorizia un cinghiale. Un’incursione che suscita particolare preoccupazione sia per i residenti (che già nelle settimane precedenti hanno segnalato la presenza di ungulati durante la notte) sia per i piccoli alunni che frequentano il plesso scolastico della “Capograssi”, che si trova a pochi metri proprio da via Gorizia.
Sempre ammesso che il cinghiale riesca a farsi spazio tra il traffico infernale in via Dalmazia.
Provo una gran pena nel vedere un Orso, simbolo della nostra Terra, costretto a nutrirsi di rifiuti, non ha altro, non lo si mette in condizione di avere altro, che vergogna.
I soldi dei contributi che vanno a finire a parchi e riserve come vengono utilizzate per la tutela di flora e fauna? Questa è la domanda da porsi