Si va verso l’istituzionalizzazione della crisi a palazzo San Francesco: ieri in una riunione di maggioranza, a cui, non a caso, non ha partecipato la consigliera Teresa Nannarone, la coalizione di Liberamente Sulmona ha preso atto che ipotesi di ricucitura e rappacificazione con la ex presidente del Pd, sono impossibili.
Fuori discussione le richieste di rimozione del vice sindaco Franco Casciani, come le ipotesi di dimissioni del capogruppo del Pd Mimmo Di Benedetto per “risolvere” il problema del conflitto di interessi – fosse anche solo di opportunità – per la questione della gara per la refezione scolastica.
Più in generale, rovinati, profondamente rovinati, sono ormai i rapporti personali, oltre che politici, tra le parti, il che rende improbabile, se non impossibile, continuare a coabitare nella stessa coalizione.
Formalmente la Nannarone è ancora in maggioranza e capogruppo di Libera e Forte, gruppo consiliare a cui, tra l’altro, appartiene il sindaco. Gruppo dal quale, ad horas, la Nannarone potrebbe decidere di uscire per confluire nel gruppo misto. Il che renderebbe praticamente impossibile, senza il soccorso della minoranza, non solo approvare, ma anche solo convocare le commissioni per licenziare i provvedimenti amministrativi. E, nell’immediato, ce ne sono alcuni che non possono aspettare: a partire dalla variazione del Piano delle opere pubbliche nel quale inserire il finanziamento già concesso per ultimare i lavori nella sede del liceo classico Ovidio di piazza XX settembre (un rischio che avevamo prospettato in tempi non sospetti, per essere poi tacciati di inutile allarmismo) e che avrebbe dovuto passare in commissione questa settimana. Un traguardo atteso dalla città da quattordici anni.
Senza numeri, così, al sindaco Di Piero non resta che presentarsi al consiglio con le carte in tavola, istituzionalizzando la crisi e verificando, eventualmente, se ci sono le condizioni per evitare almeno una gestione commissariale di lungo periodo.
Con l’aggravante delle elezioni regionali alle porte e tutti gli interessi elettorali che vi volteggiano intorno e che ricadranno, inevitabilmente, sugli interessi della città. Già, la città: il bene Comune.
Osserviamo la foto: da un lato lo slancio, dall’altro un mezzo abbraccio.
La “passionaria” ha provato a convincerlo ma a lui, Lei non è …mai piaciuta più di tanto e non ne faceva più di tanto mistero.
Solo che erano insieme a ballare l’alligalli, Lei in pista, lui sulla giostrina.
Un biennio al Luna Park insospettabile, ora palesato senza più nascondimenti.
Lui ha già pronta nel cassetto la lunga lettera delle dimissioni involontarie, da leggere al momento del commiato.
Lei, ha stilato, aggiornandolo di ora in ora, l’elenco delle doglianze che infilzano il papillon.
Il Segretario ha ripassato la procedura in attesa delle firme dei “9 bruti”.
Gli uffici ?
Quelli hanno ciascuno approntato la bottiglia, ben nascosta al momento.
Lo stappo è alle porte, il nome del Commissario solo un di cui.
Dopo essersi presa il “suo tempo” la passionaria uscirà dalla maggioranza ufficializzando una evidente crisi e la propria incompatibilità con questa amministrazione oppure è in attesa della proposta di una poltrona da occupare in comune o in regione?
Un paese in balia di rapporti personali, poltrone non concesse e poltrone inamovibili. Intanto una città nel degrado e allo sbando.
Da elettore voterò di nuovo la sinistra solo se tutti questi personaggi di basso livello spariscono dalla scena politica, tutti nessuno e nessuna esclusa
AWA A GABON ALL’ARUECC A CADREC MALOUDA SCIASSY AECT FRA AECT SIEMPR FRA AECT A LU PIET FORT FRA
Concordo, come sempre.
Tutto già scritto sin dall’inizio quando si è accettato di dar vita ad una Giunta formata sull’imbroglio ed a una presidenza del Consiglio sul ricatto. Ed allora di che meravigliarsi??
Gli strateghi del PD cittadino e territoriale avranno di che riflettere sulle scelte scellerate di due anni fa….
Dignita, orgoglio e amor proprio sono parole che non sono state stampate nel vocabolario di don Abbondio, e del burattinaio che muove i pupi che legalmente possono partecipare alle gare per la mensa. Però il delinquente e gerosolimo, che invece e l unico animale.politico che abbiamo in Valle peligna. Da oggi in poi lo voterò
Ma basta, staccate la spina. Vogliamo il commissario
Meglio il commissario. Bisogna andare ad elezioni subito. La città sta morendo.
Alle elezioni subito con CHI???!!?
Finalmente, sinceramente credevo durasse molto meno questa amministrazione, e invece devo dire che a furia di evitare i problemi si è andati avanti per un bel po. Adesso il commissario potrebbe fare solo del bene, a marzo si voterà con le regionali.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02BqTJE8dYKJjC67PcVq3ndjPeFDY97BT6bDmAixiBXLHV5s22rYJ4mrWijzKtqTV5l&id=1616435338&sfnsn=scwspwa
Possibile che non si possa ricominciare da lì ?
ASSOLUTAMENTE NO !!
IL PD a Sulmona è come una candela nel camino acceso…
Con una Segreteria cittadina svilita, depotenziata e ridotta a pallidi bagliori e “un” qualche …flash.
Regionali in cui lo stesso coordinatore cerca di uscirne senza le ossa rotte…
Una gestione comunale con due liste politiche della coalizione a cinque, in cui il PD è pasta frolla e i 5 stelle sono lì, come le city bike, ad incensarsi con la polvere.
La ricreazione è davvero finita.
Volete nuove elezioni? Per poi andare a rivotare dopo qualche mese, giusto il tempo per consentire alla nuova giunta di riorganizzare nuovi litigi?Ma non lo avete capito che i problemi di questa città non si risolveranno mai se non cambiano le capocce dei cucucciari?
Totalmente d’accordo con il precedente commento, sono anni che sanno soltanto litigare e non amministrare. Cambierà mai la mentalità dei sulmontini? Ho seri dubbi…