Casa pericolante e ordinanza non rispettata, i residenti: “Chiudeteci dentro”

L’ordinanza c’è, ma non si vede o si fa finta di non vederla: le transenne sono state accomodate su un lato, il testo del provvedimento sparito. Il motivo dell’interdizione di via Gran Sasso, ad auto e pedoni, quello, però resta: a tre mesi e mezzo dall’ordinanza di chiusura della strada da parte del Comune, infatti, la casa pericolante che l’aveva determinata è ancora in piedi. Si fa per dire.

Perché nel frattempo anche quella specie di puntellatura in legno che la sostiene si è distaccata dalla parete: un soffio e viene giù tutto.

Il Comune viste le diffide senza effetti, aveva provveduto ad incaricare un tecnico per redigere un piano di abbattimento per lavori di cui, poi, il Comune avrebbe chiesto conto ai proprietari che risiedono all’estero. Tanto è bastato perché la proprietà di muovesse, affidando i lavori di demolizione ad una ditta che, però, dopo le prime operazioni di sgombero si è fermata. Il problema, ora, sembra risieda nelle autorizzazioni al distacco di gas e acqua, a cui gli enti sollecitati non hanno ancora risposto.

Nell’attesa, però, i residenti temono che la prossima stagione fredda blocchi sine die le opere di demolizione, ovvero di messa in sicurezza del fabbricato.

“Tanto più – dicono i residenti – che da quando hanno riaperto le scuole il rischio si è elevato: qui passano una quindicina di ragazzini ogni giorno, senza contare il via vai di auto che si è intensificato. Chiediamo che o si proceda alla demolizione, o che il Comune faccia rispettare l’ordinanza”.

Anche se questo significherà sequestrare decine di famiglie nelle loro case.

“Si chiuda la strada – insistono i residenti – così saremo costretti a parcheggiare tutti su via Pescara e creare ingorghi. Così qualcuno si accorgerà di noi”.

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