Una nuova aquila reale vola sui cieli abruzzesi. E’ stato registrato l’involo del rapace nella Riserva Naturale Orientata “Monte Velino”. Un evento che nel sito mancava dal 2019, data dell’ultima nidificazione di una coppia di aquile. La riserva è diventata la culla di un piccolo di aquila reale nato il 14 giugno, dopo un periodo di cova di 45 giorni da parte dei due genitori.
La nascita e l’involo del rapace conferma l’inequivocabile idoneità ambientale della riserva, dovuta sia all’habitat ottimale, che presenta paesaggi ancora integri, sia all’idoneità del sito, legata all’elevata presenza del cibo necessario alla sopravvivenza di questa specie.
Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, che è ente gestore della Riserva Naturale Orientata, si occupa, tra i suoi compiti anche del monitoraggio e dello studio dell’andamento della stagione riproduttiva di rapaci e uccelli nidificanti su pareti rocciose, inclusi nella Direttiva Uccelli. Le attività hanno permesso in questi ultimi anni di potenziare le osservazioni dei nidi, condotte da diversi punti distanti in modo da non interferire con l’attività riproduttiva e di raccogliere così dati utili per avere un quadro sul contesto globale di tutela e conservazione delle specie presenti in questo territorio ed aventi elevata validità scientifica.
Proprio grazie a queste operazioni di monitoraggio è stato registrato l’involo dell’aquila reale, poiché la presenza dei segni incontrastabili della esistenza di un’attività riproduttiva della coppia di aquila ha indotto il Reparto a chiedere all’autorità comunale competente la chiusura di una piccola parte del sentiero sottostante al nido, per un periodo che compreso tra il mese di marzo e il 15 agosto.
“La chiusura di parte del sentiero ha rappresentato pertanto un doveroso atto di premura verso una eccezionale specie animale altamente minacciata dall’impatto antropico e la cui salvaguardia e monitoraggio sono tra le mission fondamentali dei Carabinieri per la Biodiversità – spiega il Tenente Colonnello, Monica Sciarra, comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro – l’aquilotto rappresenta inoltre un autentico messaggio di vita e di integrità della biodiversità, simbolo di successo per questa area naturalistica di immenso pregio, che l’Arma dei Carabinieri ha il privilegio di gestire. Un particolare ringraziamento va pertanto al personale militare e civile del Reparto per l’impegno profuso, alle autorità locali che hanno permesso di adottare queste misure a tutela di questa straordinaria specie, nonché agli amanti della montagna che rispettando l’ordinanza sindacale hanno permesso di creare le condizioni perché si verificasse questo evento di straordinaria rarità nella Riserva del Monte Velino”.
Anche la valle peligna spesso è sorvolata da questi splendidi rapaci.
Sì, spesso anche di natura umana.