Il primo, ma soprattutto l’ultimo baluardo, ultima spiaggia dove raccogliere cocci di conchiglie e voti. L’invito che il presidente della Regione Marco Marsilio ha inoltrato tramite il suo capo segreteria ai sindaci dei Comuni per chiedere suggerimenti per la costruzione di dieci punti programmatici in vista della prossima tornata elettorale, riceve ora una garbata, ma secca risposta da chi in prima linea c’è davvero. Uno di quei sindaci delle aree interne alle prese con la quotidiana carenza di fondi e attenzioni, di spopolamento e riduzione dei servizi.
Così il primo cittadino di Pacentro, Guido Angelilli, si è messo alla tastiera e con una “risposta aperta” ha cercato di segnalare le criticità che più che un programma di mandato, sono una denuncia delle tante troppe cose che non vanno in Abruzzo.
A partire dalla sanità: “Dalla prima linea, infatti, ti posso garantire che almeno nel mio territorio, quello del Centro Abruzzo, in questi ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva diminuzione dei servizi, a partire da quelli sanitari dove, nonostante le promesse, mancano le strutture, mezzi e personale medico e paramedico – scrive Angelilli -. Circostanza aggravata dai trasferimenti del personale all’interno della ASL che penalizza fortemente i livelli di assistenza delle nostre strutture in favore di altri ambiti territoriali. Quello che si percepisce, nella migliore delle ipotesi, è una avvertita carenza di strategia e programmazione soprattutto nei settori più importanti che regolano la vita delle nostre comunità. Non è possibile pensare che i cittadini delle aree interne debbano attendere mesi e in alcuni casi oltre l’anno per ottenere le necessarie prestazioni sanitarie. L’ultimo episodio, per fortuna sventato, è stata la malsana idea di trasferire temporaneamente il servizio di endoscopia dall’ospedale di Sulmona a quello di Pescina, anziché trovare una soluzione che garantisse il mantenimento dei già troppo poveri livelli di assistenza territoriale. Per non parlare della medicina territoriale e dell’assistenza sanitaria di base. Anche qui è evidente l’assenza di programmazione, con la conseguenza che mancano medici e pediatri”.
Angelilli non si limita alla sanità, ma contesta e critica scelte strategiche e politiche, come quella di non aver inserito nelle Aree funzionali Rocca Pia, Pettorano sul Gizio, Pacentro, Cansano e Campo di Giove nell’Area Urbana Funzionale di Sulmona, “comuni tra l’altro già esclusi dalla SNAI – aggiunge il sindaco di Pacentro -. Riguardo alla mobilità ti evidenzio la generalizzata riduzione delle corse della TUA anche da e verso Roma e l’annoso problema dell’aumento dei pedaggi sulla A25. Ancora la distrazione dei fondi dalla tratta ferroviaria Roma Pescara”.
Ci sono poi quelle decisioni che passano sulla testa di corpi che restano estranei, come la recente nomina del commissario alla Comunità montana peligna, scelto “nell’assoluta assenza di confronto, senza sentire il parere dei sindaci della comunità”.
“Una politica regionale che, nonostante il recente annuncio relativo al fondo di sviluppo e coesione, sinora non ha brillato per progettualità nei confronti dei Comuni ai quali in termini di nuova programmazione non è ancora stata destinata alcuna risorsa – continua Angelilli -. Al contrario di quanto avvenuto nella scorsa legislatura dove il Masterplan è stata una realtà calata concretamente sul campo”.
Zone interne. Per Marsilio intendesi L’Aquila.
Marsilio si è rivelato un nemico della Valle Peligna, proprio del territorio che necessiterebbe di maggiori attenzioni. Per il bene di questo territorio, spero che il suo mandato, tra i più ostili che si ricordi, vada a farsi benedire il prima possibile.
Angelilli della Guardia di Finanza vive a Pescara.
E parla delle aree interne.
Si candida alle regionali.
Caro Presidente Marsilio non ha bisogno di nessun suggerimento…basta solo ripristinare ciò che ha tolto alle aree interne
Anrgelilli ha detto cose sacro sante ma sua una cosa non sono daccordo.
LA nomina del commissario alla comunità montana è stata fatta con le stesse modalità con cui si è sempre fatto.
Patetica questa richiesta a fine mandato.
… specchio, servo delle mie brame… chi è il più bravo del reame dei Peligni?
Marsilio, come al solito, guarda “alle aree interne” (la Marsica, la valle Peligna, la val di Sangro) e intanto il capoluogo e il suo circondario (p.es. l’Alta Valle Aterno) languono.
Questo signore confida sempre nella Perdonanza degli Aquilani e soprattutto nella loro smemoratezza.
Sembra che siano passate ere geologiche quando tutta la combriccola, con lacrime di coccodrillo per i terremotati, parlava di valorizzare l’aeroporto di Preturo, sbandierava l’idea dell’Alta Velocità Pescara-L’Aquila-Roma, parlava di rettificare ed elettrificare il collegamento del nostro capoluogo regionale con Rieti, Terni e persino Perugia; di favorire l’intraprendente imprenditoria locale.. ecc. ecc.
Tutte chiacchiere al vento.
Marsilio guarda alla Valle Peligna?
Ma lei, su quale pianeta vive?
Bene Angelilli che se vuole, può candidarsi dove vuole. L”importante sarebbe che, se eletto, non dimentichi le cose che “diceva” quando “faceva il Sindaco”.
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TITIN te’ sempr raggion