Non ci saranno Mahmood, MR. Rain, Paola Turci e Albano e neanche i Nergoamaro e Gianni Morandi che all’Aquila hanno già fatto il sold out. La Perdonanza di Sulmona, quella che questa sera all’imbrunire partirà dall’eremo di Pietro, incastonato sul Morrone, è un’altra cosa pur essendo la stessa manifestazione. E’ intima dedizione, neanche e qualcosa in più della fede, nella quale si riconosce un popolo e una comunità. Senza le urla dei fans di cantanti famosi, senza file al botteghino, senza riflettori, ma solo luci di torce e candele. Accese dalle pigne e dai rami spezzati rimediati sulla montagna sacra, sistemati con riservata ed esperta cura dall’associazione Celestiniana, fatta di uomini e di storie che a Pietro e alla sua casa sul Morrone, dedicano ogni giorno la loro vita. Anno dopo anno, decenni dopo decenni: Stefano, Tonino, Giulio e tutti gli altri. Che ti accolgono alla sbarra del sentiero con un sorriso e una maglietta bianca, che ringraziano solo per la tua presenza.
Il resto è spettacolo inevitabile, silenzioso e solenne, che scende come un serpente luminoso dalle rocce del Morrone e illumina la strada fino alla chiesa di Bagnaturo, accarezzando l’Abbazia che da Celestino fu voluta e solcando i sentieri che il Santo scelse come casa.
I luoghi, restituiti temporaneamente al pubblico, fino alla fine di agosto, con una tregua che è ossigeno, in attesa dei lavori di consolidamento e di un progetto organico di fruizione degli spazi, della riapertura dello chalet.
L’adunata e alle sette alla sbarra, per salire con calma e passo lento fino alla grotta, accendere la propria torcia, aspettare il tramonto dall’altro capo della valle e comporre l’anello del serpente.
Non si canta e non si urla nella discesa, si ascolta il silenzio della montagna, il crepitio della torcia che arde, la riflessione del messaggio di pace. Incontaminati dal business e dall’ansia dell’evento, del grande evento.
Che Celestino non avrebbe capito, non avrebbe approvato. Uomo e Santo dedicato all’umiltà e alla semplicità. Ai valori che questa sera accenderanno il Morrone.
Vulgus vult decipi, ergo decipiatur
Un candidato promette agli elettori:
«Se mi darete lu voto, vi farò fare nu ponte».
Una voce dal pubblico: «Nun tenimmo ‘o fiume».
E l’altro, prontissimo: «Pure ‘o fiume, pure ‘o fiume!».
AWA A RUCRDETV DELL’INFLAZION CHE CRESC E LA BENZIN A 2.10 MA LA MELONI NEV DITT CHE TUJEV L’ACCIS ALLA BENZIN AWA A LU PIET FORT P N D NATRACOS
SenDi Tittí ma lu giangabon a rtunat alla cas?
Noto una vena sarcastica nell’articolo rispetto agli eventi che hanno organizzato a l’aquila per la perdonanza. Potremmo invece tentare di fare altrettantoba sulmona ma, purtroppo, sappiamo solo lamentarci….
Piccola differenza: L’Aquila invasa da migliaia di Turisti noi ci accontentiamo di 300 persone che scendono a valle creando un “serpente di fuoco”…
Vero….. non abbiamo iniziativa e intraprendenza, appunto ci accontentiamo!
Per Celestino o per i cantanti? Preferisco la fiaccolata ai.piedi del Morrone
Lasciamo il circo mediatico al capoluogo che deve pur spendere le ingenti somme di denaro che le arrivano
Non sanno più che farne poverini!!!
E noi per intercettare i finanziamenti ministeriali sulla cultura che facciamo??? Continuiamo a criticare e autocommiserarci o come loto creiamo un ufficio in comune per presentare progetti e partecipare ai bandi? Certo che per come stiamo messi come amministrazione… non di certo brilla per iniziativa
Più consona la manifestazione del Morrone che la carnevalata aquilana
Questo e’ il nostro problema…. la volpe che non arriva all’uva…. continuiamo così e rimarremo un passetto fine a se stesso in autoconsumazione… carnevalate? Io ci sono stato ad alcuni spettacoli di alto livello culturale e con la presenza di migliaia di persone che spendono….
Appunto spettacoli…ti è forse noto che il Vaticano durante il giubileo oppure durante l’udienza domenicale fa venire i cantanti? Intanto oltre i cantanti elencami questi altri spettacoli culturali…
Comincerei a quelli dove sono stato i cantieri dell’immaginario un mese e mezzo di spettacoli sulla scalinata di s. Bernardino dai primi di luglio fino ai primi di agosto. Ne ho visti 3 e tutti emozionanti. Ti consiglierei di uscire da sulmona e guardarti intorno… poi ne potremmo discutere su ciò che a noi manca e non facciamo
Per commemorare un grande papa non servono palchi da 500.000 euro e cantanti altrettanto costosi;scusatemi,ho dimenticato che oggi è tutto un commercio
Magari chiedetelo agli addetti ai lavori dell’Aquila e di Sulmona se preferiscono la manifestazione del Morrone o la carnevalata aquilana.
“Celestino brilla sul Morrone. Il suo luogo privilegiato. Il luogo dove cercò di tornare subito dopo le dimissioni. Il trasferimento in altri luoghi della fiaccola (simbolo del messaggio celestiniano) è semplicemente un tradimento, una manipolazione, un’infamia, oltre che una falsità storica”. Mario Setta
Grande Mario Setta cerchiamo di far conoscere a Tutti questa grandissima FALSITA’ STORICA.Z
Avete ragione voi sulmonesi e pensare che ci hanno abboccato tutti, persino Papa Francesco. Ah questi aquilani!
https://www.ilcapoluogo.it/2023/08/09/perdonanza-2023-tutti-i-concerti-e-gli-eventi-il-programma-giorno-per-giorno/amp/
Se Celestino V potesse parlare!!!!
Se la regina Giovanna potesse parlare!!!!
Se il ‘Giovin Signore e la Dama della Bolla”(per restare in tema)potessero parlare.!!!!!
Sarebbe meglio parlare di Dama della Balla!!!!
Sarebbe meglio parlare della Regina Giovannona Coscialunga!!!!
A SULMONA QUESTA estate ce mancato solo CAMILL BELLI CAPELLI , a parte le promesse di little tony ( solo pubblicità)per il resto pura normalità!! Il fuoco di CELESTINO che psrtisse pure dall’eremo e proseguire per L’Aquila senza fermarsi a Sulmona e che s’ abbrucesse tutta . comprese li parent !!! Gesù Cristo c’ aveva messo le mani ….mannaggia santa aua !!! Però la domanda è ce l’ abbiamo la forza per contrastare tutto questo? No !!!! e allora fuck you forever !!!!
Cio’ che ha scritti su gesu’ che ha messo le mani…. si vergogni!!!!!! Nemmeno il pudore e il rispetto per quei morti!!!! Dovrebbe provarlo sulla sua pelle! Mi domando come la testata giornalistica non intervenga su certi commenti! Quando abbiamo avuto il terrore che succedesse anche a noi subito dopo l’aquila…
Aquilani ladri da sempre!!!
Siete voi che dovete vergognarvi per tutto ciò che continuate a rubare!
Vagonate di soldi con la scusa del terremoto che continuano ad arrivare per rifare la pavimentazione del centro storico e le seconde case che erano già delle catapecchie affittate da proprietari ladri senza uno straccio di contratto agli studenti fuori sede, molti dei quali ci sono rimasti sotto…
Ladri di uffici e strutture pubbliche che devono stare tutte nella città peggiore d’Abruzzo.
La Film Commission che era stato stabilito avere sede all’Abbazia Celestiniana, finita, ovviamente nel capoluogo peggiore d’Italia.
Ma di che parliamo ancora?
Noi ci abbiamo provato allo stesso modo. Ricordo che facemmo una guerra per rientrare nel cratere sismico del 2009 pur oggettivamente non avendone i requisiti. Un minimo di coerenza!
Ma che vi siete fumati stasera?
Signor Claudio, lei o è molto ingenuo o ci prende in giro, per non accorgersi che in questa regione ormai, si governa con la legge dell’arroganza. Sulla sede della Film Commission, per chiarirsi le idee sul perché sia stata scelta l’Aquila (praticamente il segreto di Pulcinella) vada a leggersi l’intervento del giornalista Dom Serafini, direttore della rivista “Video Age”. Anche Pescara e Teramo pretendono di avere quella sede e legga, quale città, in base a criteri oggettivi, secondo lui dovrebbe averla. Le do un aiutino: il capoluogo d’elezione degli abruzzesi…
Ho letto ieri il commento di questo tale Dom Serafini da Giulianova (mai sentito prima) che però non nomina la vostra Badia.
Ma a voi non interessa, che sia ovunque meno che a L’Aquila vero? Per quanto riguarda la chimera che alimenta i vostri sogni, cioè quello che chiamate “il capoluogo di elezione degli abruzzesi”, pare che questo argomento interessi solo voi, un vero incubo. Dormite sereni, vi conviene per la salute.
Personalmente a me interessa soltanto vivere in una regione in cui si rispettano regole e diritti di tutti cittadini. Una regione in cui chi amministra, abbia a cuore lo sviluppo dell’intero territorio. Per le città abruzzesi, gioocare in un campionato falsato, in cui l’arbitro, che dovrebbe essere imparziale, fa palesemente il tifo per una squadra, non è certamente il massimo. E forse l’argomento capoluogo un pochino interessa anche i pescaresi… Sonni sereni a lei.
L’Aquila città raccomandata.
Sulmona, anche in questo caso, sarebbe stata la sede ideale per un miliardo di motivi, ma le solite logiche deleterie ed imposte dall’alto, come sempre, distruggono qualsiasi ragione.
Lei ha ragione, quello regionale è un campionato falsato ma lo sbilanciamento avviene a totale detrimento dell aree interne, basta seguire con un minimo di attenzione i servizi del TG3.
Ma sembra che a voi interessi solo parlate male del Capoluogo continuando ad alimentare questa sterile polemica a senso unico.
Ma L’Aquila già da tempo se n’è fatta una ragione, visto che in Città non vi calcola nessuno.
Si, si. .. Le aree interne… sappiamo da tempo e si vede benissimo, come all’ Aquila interessano le altre aree che non ricadano esclusivamente all’interno del perimetro della città. Bè… Proprio nessuno, nessuno no…considerata la quantità dei suoi commenti.
PURTOPPO PER LA REGIONE ABRUZZO LA PERDONANZA E SOLO L’AQUILA,FONDI A GOGO DA STRAFARE SULMONA CON L’EREMO E FIACCOLA SOLO L’ACCENDINO PER LA FIACCOLA,
SULMONA RINGRAZIA PER LA SENSIBILITA’ SIA RELIGIOSA SIA PER I FONDI A SULMONA,GRAZIE PER L’ACCENDINO
Non è certo colpa degli aquilani se l’Eremita nel 1294 la scelse per la propria incoronazione e per i benefici della Bolla. Questo rievoca la Perdonanza; purtroppo non siete stati attrattivi neppure per Celestino.
Documentati bene
Il posto dove Celestino V voleva restare era il suo amato Morrone col suo saio d frate.Tutto il resto e’una forzatura.
Le spoglie del Santo guarda un po’ il caso furono “trafugate” e portate all ‘ Aquila .
Il suo posto naturale era se mai l’Abbazia Celestiniana .
In realtà, la mercificazione della fede era proprio quello da cui Celestino fuggiva.
..L’Aquila città acchiappatutto, nulla di nuovo..
Per il solo palco della Perdonanza spese 550.000 euro.
Proprio nello spirito di preghiera e umilta’ che dovrebbe caratterizzare l’evento.Non ci sono più parole per commentare quello che succede in questa regione.
Io al suo posto mi dovumenterei meglio. Per curiosità sono andato sul sito del comune e ho trovato una determina 3555/2023 che spiega molto chiaramente i costi che non sono quelli che lei cita e che blvengini utilizzati da certe fazioni politiche. Il costi del palco come da atto formale compreso una serie di ulteriori servizi 5.500 sedie numerate, due torri regia, transenne antipatico e due smontaggio in funzione degli spettacoli costi di 174.600 lordi ai quali togliere il 18% di ribasso dell’impresa aggiudicataria. I fondi utilizzati sono parzialmente di bilancio (quindi soldi propri del comune) parte ristori covid per aver anticipato alcune spese e in parte aver partecipato a bandi ministeriali da parte di un ufficio del comune addetto solo alla ricerca e accesso ai finanziamenti che si chiama AQ PROGETTI SPECIALI . Dovremmo imparare qualcosa. Il costo dei 550 invece riguarda i costi complessivi di tutte le strutture perdonanza costi compresi di Iva e spese varie soggetti a ribasso. si informi e legga!!!!
Ma com’è che ci tenete così tanto a vedere il vostro Capoluogo con indosso solo le vesti della povertà, dell’umiltà, della preghiera, del digiuno, magari pure del pianto e del dolore? Ma credete veramente che tutti coloro che vedo in questi giorni aspettino solo di passare per la Porta Santa battendosi il petto o non vogliano anche dell’altro? Non siate ipocriti è sufficiente l’invidia per squalificarvi.
Noi veramente non ci teniamo a niente che riguardi L’aquila…e comunque mo hai stufato…tiette L’aquila mea e non ci scassare più la uallera…
Appunto..
..proprio gli stessi fondi che vengono destinati dalla Regione alla giostra cavalleresca di Sulmona di gran lunga più attrattiva della “passeggiata aquilana”. molto “stitica” con il resto della provincia, L’Aquila acchiappatutto è assai prodiga verso le proprie manifestazioni.
E poi c’e qualche aquilino che ancora insiste sull’unità delle zone interne..ma vedete di finirla.
Via da L’Aquila.. non ci serve a nulla.
Incredibile… 550.000 euro solo per un palco. Con quella somma in un paesino dell’entroterra si risolverebbe tantissimi problemi… Però stranamente, per quelli, non ci sono mai fondi..
..reitero; L’Aquila acchiappatutto. È la storia di sempre. Speriamo che qualcuno se ne accorga prima o poi.
Carlo e Claudio sono solo due provocatori…
La verità è una sola: questa gentaglia ci sta portando via tutto e noi non reagiamo mai!
Qua ci vorrebbe una rivolta sociale contro coloro che ci stanno affossando riempiendo la nostra valle di monnezza e togliendoci tutto il resto, ultimamente anche la possibilità di andare a lavorare a Roma avendo più che dimezzato le corse degli autobus.
Una regione ed un capoluogo bastardi!!!
Sganciarsi dall” Aquila.
Non so quale è la strada per farlo ma e’ l’unica da percorrere.
formiamo un comitato di cittadini che vada direttamente a Roma a rappresentare le istanze di questo territorio senza intermediari politici. Si vada con i dati alla mano che indicano l’endemica sofferenza economica,l’mplacabile calo demografico e il costante rischio di soppressione di presidi vari, alla faccia della tanto sbandierata attenzione per le zone interne. Si porti avanti il discorso delle aree funzionali urbane con conseguente rivisitazione della geografia amministrativa regionale concepita volutamente con i piedi pur di tutelare interessi di parte(basta guardare una cartina geografica dell’Abruzzo con i relativi confini delle quattro province per rendersene subito conto);confini provinciali obsoleti ormai senza senso, fuori dal tempo e da una minima ratio se non quella di continuare a far finta di non capire tutelando che non sono quelli dei città del Centro Abruzzo.
Diciamo basta ad anni di chiacchiere e di ingiustizie.
Sulmona nuova entità territoriale amministrativa. Recuperiamo il tempo perso.
Via da L’Aquila.
..minima ratio che non sia quella di continuare a far finta di non capire tutelando interessi che non sono quelli dei cittadini del Centro Abruzzo..
Uhm, molto interessante, una nuova provincia con meno di 20.000 residenti, quasi come un condominio di Roma. Una delle ultime proclamate, quella di Fermo, almeno ne aveva più di 35.000.
Potete sempre però aderire come enclave alla Grande, Grandissima Pescara, magari vi tingeranno di rosso pure corso Ovidio
Perché L’aquila che tiene gli abitanti? Ma se vi siete accorparti paganica e altri comuni distanti 15 km per arrivare a scarsi 60000 state a fare le pulci a noi…e siete pure capoluogo d’Abruzzo…mamma mè
Colpito e affondato. Egregio Claudio, e’bastato poco a far venir fuori il suo carattere aquilino, tutto teso a cacciare gli artigli a difesa del proprio scomodo feudo. È caduto nella trappola. Lei dimostra,qualora ce ne fosse bisogno, di essere proprio lo stereotipo dell’aquilano doc quello che teme che altre zone della provincia possano offuscare il ruolo di primadonna del suo paesone. Cos’è che le dà fastidio, ci dica, che un territorio possa democraticamente aspirare a migliorare la propria condizione? Dovrebbe essere contento in fondo è un abruzzese come noi, o no?
Tra l’altro, io ho parlato di Centro Abruzzo con Sulmona città capofila. Un’eventuale nuova realtà amministrativa autonoma serve per riequilibrare un territorio, peraltro omogeneo come il nostro, prescindendo dal numero dei suoi abitanti altrimenti non si capirebbe il motivo per cui fu elevata Isernia, che mi risulta non abbia gli abitanti di Pechino, al rango di capoluogo.
Se c’è la volontà di aiutare si può fare. Il problema sta proprio tutto nella volontà che, purtroppo, si perde scientificamente nelle ostili stanze del potere aquilano.
Ossequi
A questo punto mi piacerebbe avere i nomi di una fantagiunta della fantaprovincia di Sulmona, prego, illuminaci 😂
Già sto immaginando opere ferme per decenni in tutta la fantaprovincia perché tizio è geloso di caio ed entrambi si mettono amabilmente i bastoni tra le ruote.
Tu ignori o fingi di ignorare il fatto che L’Aquila ha degli ottimi politici con i giusti contatti in regione ed in parlamento ed a livello locale è l’unica cosa che conta.
Ignori anche il fatto che gli aquilani non soffrono della gelosia sulmonese, si sentono uniti, fanno squadra ed effettivamente vincono.
Con questo passo e chiudo, chi è causa del suo male non dia la colpa agli altri e nemmeno a Dio.
..appunto, egregio Luigi Gagliardi, gli aquilini sono uniti, cosa che dovremmo essere anche noi.
Lei di dov’è, mi scusi..
L’unica cosa mi da fastidio, egregio S.S., è la totale mancanza di autocritica che trasuda da ogni commento che leggo. Sembra che l’unico obiettivo sia quello di addossare al Capoluogo ogni problema cittadino, come fosse questo un valido anestetico ed isolandovi in una sorta di torre d’avorio dove tutto è dovuto.
Dovete cambiare e pure presto, il tempo è scaduto!
Basta con le chiacchiere inutili.Tagliare il legame mortifero con l’ Aquila e sperare che Pescara finalmente diventi capoluogo di Regione come e’ giusto che sia per tantissime ragioni.
..il problema dell’autocritica, egregio Claudio, è reciproco. Non siete certamente migliori di noi in questo campo.
Sarebbe auspicabile che più che un’autocritica,egregio Claudio,fareste bene a farvi un vero e proprio esame di coscienza.
E ora, a nanna.
E ora, a nanna.
Ma quali sono i tantissimi motivi per cui Pescara dovrebbe essere capoluogo? Non me ne viene in mente nessuno. Scusate la domanda e non vuole essere una provocazione…. Grazie a chi vorrà rispondere x spiegarmi
Mi associo al precedente commento, non credo in una Pescara migliore dell’Aquila come capoluogo. Poi scusate ma perché le nostre colpe di inefficienza amministrativa devono essere scaricate su altri… Se in una famiglia le cose non funzionano non è certo colpa dei vicini.
Se non lo avete ancora capito e’ inutile ripetersi.
Signor Claudio, le faccio una semplice domanda che non c’entra niente con l’argomento. Tanto per capire se fa finta di non capire. Come mai Pino Insegno, dopo tanti anni di assenza, quest’anno condurrà 2 programmi in RAI, tra cui il piu importante preserale tolto a Flavio Insinna?
Premesso che non mi interesso di personaggi televisivi, dopo quello che ho sopportato nei lunghi anni del pensiero comune, ma l’hai detto tu stesso: “dopo tanti anni di assenza”. O dobbiamo continuare vedere sempre le stesse persone alla ricca mensa della RAI sennò lei ha a che dire?
Comunque visto che lei non se ne interessa, la informo io che anche prima si vedevano tranquillamente i vari Sangiuliano, Manuela Moreno, Salvo Sottile, Bruno Vespa, Nunzia De Girolamo etc. etc…