Endoscopia, Cgil indice manifestazione per venerdì. Di Piero a colloquio con la Direzione Generale

Lo scossone del trasferimento (momentaneo) del Servizio di Endoscopia dell’ospedale di Sulmona a quello di Pescina è stato avvertito forte e chiaro da tutti. Dai pazienti, degenti e non che fruiscono del servizio, dai cittadini, dalla politca e, soprattutto, dalle sigle sindacali. Per venerdì 11 luglio, dalle ore 10:30, la Cgil L’Aquila ha indetto una manifestazione davanti all’ospedale sulmonese per protestare contro la decisione presa dalla Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. “La misura è colma- scrive la sigla sindacale – il livello di sopportazione è stato abbondantemente superato. Adesso è l’ora della mobilitazione”. Un appello rivolto alla popolazione per fermare la deriva dei servizi e le scelte unidirezionali dell’azienda.

A mobilitarsi per la salvaguardia del servizio endoscopico nel presidio ospedaliero è stato il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, che nella mattinata di oggi ha avuto un incontro nella sede della Direzione Generale della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Un vertice necessario per scongiurare un trasferimento dettato dai lavori di riqualificazione dell’ala ospedaliera “Bolino”, finanziati con i fondi Pnrr che dovranno essere spesi entro scadenza. Pena: la perdita del finanziamento. Per questo motivo la data fissata per il trasloco da parte dell’Azienda sanitaria non scavallerà il 30 settembre.

Il primo intervento, con carattere d’urgenza, riguarderà la bonifica dell’amianto per la quale si è già provveduto alla firma del contratto per l’esecuzione dei lavori. Il secondo intervento che interesserà sempre l’ala vecchia riguarderà la sua demolizione con parziale ricostruzione per la realizzazione di un nuovo fabbricato, dove troveranno allocazione la nuova casa della comunità hub dell’area peligno sangrina con annessa centrale operativa territoriale. In contemporanea, dovranno essere eseguiti i lavori di adeguamento impiantistico, sismico e funzionale dell’intera ala Bolino, in concomitanza con l’attività sanitaria che attualmente vi si svolge, che non solo non verrà interrotta ma sarà incrementata anche delle ulteriori attività che necessariamente dovranno essere rimosse dal vecchio corpo di fabbrica. L’insieme degli interventi sopra descritti comporta un finanziamento complessivo di oltre 11.300.000 euro.

La proposta del primo cittadino sulmonese è quella di mantenere il servizio di Endoscopia nei locali liberi della stessa ala ospedaliera. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, in una struttura mobile all’interno del nosocomio sulmonese. Insomma, la necessità è quella di trovare locali alternativi, già vagliati questa mattina con un sopralluogo all’interno dell’ospedale, dove Di Piero ha avuto modo di raccogliere le preoccupazioni degli operatori del servizio.

“Ho rappresentato alla Direzione Generale tutti i disagi che derivano da una soluzione di questo tipo – spiega il sindaco sulmonese -, considerando che l’Endoscopia è un’unità operativa trasversale interessata da una grande mole di lavoro. La soluzione del trasferimento in un’altra sede mi sembra assolutamente non percorribile e attivando i canali di dialogo con la Asl si può trovare una soluzione all’interno dell’ospedale che salvaguardi anche l’azienda sanitaria e i fondi Pnrr a disposizione”.

Al lavoro per trovare una collocazione adeguata, sul territorio, è la task force che la stessa Asl ha messo in campo, come spiega la consigliera regionale, Marianna Scoccia. La sindaca di Prezza ha evidenziato la propria preoccupazione per una possibile perdita di un punto di riferimento troppo importante per la sanità locale.

“Spero che i professionisti della task force trovino a stretto giro una soluzione – rimarca la Scoccia -, vista anche la reciproca consapevolezza di quanto inaccettabile sia, spostare un reparto così importante lontano dal nosocomio sulmonese. Stiamo lavorando tutti insieme, da un lato per mantenere il reparto all’interno dell’ospedale e dall’altro per consentire i lavori alle strutture denominate “Ala vecchia” e “Ala Bolino” del Presidio Ospedaliero di Sulmona. Ritengo che in questo momento ogni polemica sia assolutamente inutile: il risultato si otterrà se tutte le istituzioni lavoreranno insieme unite, con l’unico scopo veramente essenziale, il bene dei cittadini”.

Polemiche alimentate, in parte, da Direzione Sulmona che parla di “azione fantasma della sindacatura inesistente portata avanti Di Piero”, in una nota a firma di Elisabetta Bianchi.

“Nel continuare a lottare – si legge nella nota -, anche per la difesa dei presidi cittadini, ci aspettiamo che il Sindaco di Sulmona, autorità sanitaria, vinca le resistenze di temperamento e nel recuperare anche in questa occasione la grave mancanza di lungimiranza, avviate proficuamente le necessarie interlocuzioni istituzionali chieda alla Asl1 di conoscere l’analisi costi/benefici di tale operazione e si impegni oltremodo per superare la prospettata impossibilità di reperire locali idonei nell’area ospedaliera di Sulmona alla provvisoria sistemazione di tale fondamentale servizio. Ci aspettiamo che nella seduta del Consiglio Comunale del prossimo sabato 12 Agosto l’argomento venga portato in discussione, affrontato e sviscerato con il rigoroso approccio che merita, nella ricerca di una soluzione certa ed utile che possa rimediare ad un insulso metodo amministrativo che troppo facilmente presta il fianco della Città ad azioni proditorie e predatorie”.

14 Commenti su "Endoscopia, Cgil indice manifestazione per venerdì. Di Piero a colloquio con la Direzione Generale"

  1. Concetta Di Prospero | 9 Agosto 2023 at 14:56 | Rispondi

    E magari fate pure finalmente una delibera per tentare di salvare le Serafini Di Stefano dal dimensionamento…
    Ospedali scuole tribunali qualificano, differenziando un paesone da una città.
    Altrimenti non ci convocate a tavoli sollecitati da noi, da voi “imbanditi” obtorto collo tardivamente e tanto per…
    Grazie nessuno di noi o voi ha tempo da perdere.
    Prof Concetta Di Prospero
    Cisl Scuola

    • Proprio ripetitiva | 9 Agosto 2023 at 16:28 | Rispondi

      Ma che ti cambia tra un dirigente scolastico, oppure, due? Tanto il servizio scolastico viene comunque garantito e non è certo il dirigente a caratterizzare la qualità di una scuola.

  2. Elisabetta Bianchi | 9 Agosto 2023 at 16:29 | Rispondi

    Per completezza di informazione ai lettori e a corredo dell’articolo pubblicato, posto qui il comunicato nella versione integrale inviato alla redazione alle ore 2.38 di oggi 9 Agosto

    COMUNICATO

    Da indiscrezioni giornalistiche si apprende che il Sindaco di Sulmona sia stato colto di sorpresa nell’apprendere che il reparto di endoscopia digestiva dell’ospedale di Sulmona stia per essere temporaneamente trasferito a Pescina per le note esigenze di ristrutturazione dell’ala Bolino su decisione della direzione aziendale della Asl1. Nello stigmatizzare con forza l’assurdità e l’antieconomicità di tale scellerata decisione che danneggia l’attività ospedaliera del bacino di Sulmona ed aumenta i costi per trasporti dei pazienti in ambulanza creando dispersione di risorse e notevole disagio a utenti e personale, non possiamo non notare che questo ed altro evidentemente accade perchè Sulmona patisce l’assenza di programmazione supportata dall’ azione politica decisa e virtuosa sui tavoli regionali e nel comitato ristretto dei sindaci in ambito ASL1 nel disimpegno totale del Consiglio Comunale, della sua articolazione specifica della 2^ Commisione permanente Sanità e dell’azione fantasma di una sindacatura inesistente condotta da Gianfranco Di Piero con gli occhi bendati e col freno a mano tirato, caratterizzata però, guarda caso, dalla spasmodica capacità di facile anestetizzazione delle forze politiche locali sui temi che da tempo affliggono la Città di Sulmona. L’amore per questa terra impedisce a noi di Direzione Sulmona di indulgere al dannoso nulla propinato dalla scena politica locale e ci rifiutiamo di assistere passivamente allo sbando politico amministrativo in cui versa questa Città. Nel continuare a lottare, tra l’altro, anche per la difesa dei presidi cittadini, ci aspettiamo che il Sindaco di Sulmona, autorità sanitaria, vinca le resistenze di temperamento e nel recuperare anche in questa occasione la grave mancanza di lungimiranza, avviate proficuamente le necessarie interlocuzioni istituzionali chieda alla Asl1 di conoscere l’analisi costi/benefici di tale operazione e si impegni oltremodo per superare la prospettata impossibilità di reperire locali idonei nell’area ospedaliera di Sulmona alla provvisoria sistemazione di tale fondamentale servizio.
    Ci aspettiamo che nella seduta del Consiglio Comunale del prossimo sabato 12 Agosto l’argomento venga portato in discussione, affrontato e sviscerato con il rigoroso approccio che merita, nella ricerca di una soluzione certa ed utile che possa rimediare ad un insulso metodo amministrativo che troppo facilmente presta il fianco della Città ad azioni proditorie e predatorie.
    Svegliatevi!
    Elisabetta Bianchi – Direzione Sulmona

  3. Elisabetta Bianchi | 9 Agosto 2023 at 16:55 | Rispondi

    lettera al Direttore
    Pregiato Direttore, Caro Patrizio
    ben lontano dal voler essere polemico, l’intervento di Direzione Sulmona ha l’intento di stigmatizzare;1) che nessuno, tranne la sottoscritta, credeva che i fondi per l’ospedale destinati al terzo lotto potessero arrivare con il PNRR richiesti dalla Giunta Marsilio, come pubblicato anche dalla testata da Te diretta nel Febbraio 22 con l’articolo che riporto; 2) un sindaco avveduto si sarebbe dovuto muovere per tempo e non solo nella giornata di ieri.
    Mi spiace
    Fondi per l’ospedale, il gioco delle tre carte. La Verì: “Recuperemo con il Pnrr”
    23 FEBBRAIO 2022

    E’ un gioco delle tre carte quello su cui rimbalzano le scommesse della politica, dal quale, però, una cosa emerge: i 10 milioni di euro che erano stanziati per le opere dell’ospedale di Sulmona, ovvero per la demolizione dell’ala vecchia, la spostamento della centrale tecnica e la realizzazione della pista per l’elisoccorso, non ci sono più. “Non ci sono mai stati – tuona l’assessora Nicoletta Verì rispondendo all’attacco incrociato del suo predecessore Silvio Paolucci e della consigliera Scoccia – semplicemente perché l’accordo di programma proposto al Ministero dalla precedente giunta regionale nel 2018, non è mai assentito in sede ministeriale e quindi quella programmazione non ha alcun valore. I 30 milioni di euro che figuravano nella delibera del mio predecessore per il nosocomio peligno – aggiunge la Verì – erano di fatto solo sulla carta e sarebbero serviti (per 20 milioni) a riscattare il project financing in corso per il nuovo ospedale. Le risorse rimanenti (circa 10 milioni) erano destinate invece al ripristino e alla messa in sicurezza del vecchio stabile, attualmente adibito ad attività che non prevedono il ricovero dei pazienti. Attualmente il canone di leasing del presidio viene finanziato dalla Asl con fondi propri, come avviene da qualche anno a questa parte. Per quanto riguarda invece gli interventi residuali, si precisa che saranno finanziati con parte della quota Pnrr”.

    Non si capisce però e perché nella quota del Pnrr non siano stati messi i fondi per la realizzazione del nuovo nosocomio di Avezzano, dove cioè i soldi di Sulmona – quelli già in cassa – sono finiti.

    O meglio si sa e non si dice: perché probabilmente non così certi, i soldi del Pnrr, come quelli già incassati, tanto più che al Pnrr si potrà accedere solo con un rete ospedaliera approvata e che la Regione farà difficoltà, a quanto pare, a farsi approvare e perchè il Pnrr non finanzia l’edilizia sanitaria.

    “Deliberammo di incrementare le risorse dedicate fino a 30 milioni – attacca Paolucci – per procedere al riscatto e per consentire nuovi interventi con l’opzione di reinvestire comunque su Sulmona. Invece no, arriva la Giunta lenta e, dopo 37 mesi di nulla, azzera le risorse per l’ospedale peligno. Non si tratta, infatti, di azioni residuali, ma di interventi capaci di migliorare la situazione della struttura. È impensabile che dopo tre anni chi governa non sia capace di andare oltre la propaganda, come lo è che si rinunci a quanto già deciso e avviato, per avallare le promesse fatte altrove: Marsilio e la Giunta lenta ripristino immediatamente le risorse sottratte”.

    Anche il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero chiede conto: “Purtroppo non ci si può esimere dal prendere atto che la nuova proposta – scrive Di Piero al presidente Marsilio -, di fatto cancella, dirottandole altrove, le risorse finanziaria destinate all’ospedale di Sulmona. Questo comprometterebbe seriamente la corretta funzionalità del presidio ospedaliero di Sulmona. Si avanza, pertanto, formale richiesta intesa ad ottenere una riconsiderazione della scelta e un incontro mirato all’esame e all’approfondimento dell’argomento”.

  4. Elisabetta Bianchi | 9 Agosto 2023 at 17:02 | Rispondi

    un sindaco avveduto poteva non sapere? avrebbe dovuyo preoccuparsi per tempo di trovare idonea sistemazione ai servizi allocati nell’altro interessata dai lavori concordando con la ASL 1 il necessario! che i fondi fossero a bando lo si sapeva dall’aprile 23…mi chiedo chi in questa Città si occupa di seguire le procedure…una Città allo sbando!!! …altro che polemiche!

    Ospedale, pubblicato il bando per l’ala Bolino: 6,5 milioni di euro chiavi in mano entro il 2026
    14 APRILE 2023

    Probabilmente bisogna ringraziare il Pnrr, che con la sua tempistica rigorosa non permette sbavature. Fatto è che dopo anni di attesa e di proteste, finalmente, a breve partiranno i lavori per l’adeguamento antincendio e l’efficientamento energetico dell’ala Bolino dell’ospedale di Sulmona. Il bando è stato pubblicato l’altro giorno dalla Asl: 6,5 milioni di euro a valere, appunto, sui fondi Pnrr che entro il 2026 dovranno essere ultimati. Stando alla tempistica prevista dal bando, in realtà, il cantiere dovrebbe essere riconsegnato anche prima: entro la fine del 2025.

    Il cronoprogramma prevede infatti la presentazione delle domande entro il 28 aprile e 910 giorni per riconsegnare le chiavi: 60 giorni per il progetto definitivo, 30 per quello esecutivo e 820 giorni per l’esecuzione dei lavori. Ogni giorno di ritardo o di anticipo sulla tabella di marcia, d’altronde, vale 6,5mila euro (in penalità o premialità).

    Con l’intervento sull’ala Bolino, costruita negli anni Novanta e già oggetto di un intervento di miglioramento sismico tra il 2015 e il 2016, l’ospedale di Sulmona aggiunge un importante tassello alla sua infrastruttura, già di per sé, al momento, l’unica antisismica della regione. Almeno per il corpo inaugurato nel 2018.

    I lavori da fare, però, sono anche altri: la demolizione dell’ala vecchia (che risale agli anni Sessanta e irrecuperabile), l’interramento della centrale termica e la realizzazione dell’elisuperficie. Tutti progetti che erano inseriti nel programma con cui fino al febbraio dello scorso anno era inserito nella programmazione regionale con una copertura di 10 milioni di euro, poi spostati dalla giunta Marsilio sull’ospedale di Avezzano.

    La Regione aveva promesso di recuperare le cifre necessarie e da 10 si è passati ad 8,4 milioni di euro a disposizione. Ora, tolti i sei e mezzo per l’ala Bolino, per le altre opere restano meno di 2 milioni di euro, una cifra che potrebbe non bastare.

    Qualche fondo potrebbe essere però recuperato dai finanziamenti previsti per le Case della salute, una delle quali dovrebbe essere realizzata proprio al posto dell’ala vecchia.

    Fatta la “scatola”, però, resta sempre il problema di riempirla: con la Asl che ieri ha rinnovato i suoi propositi e i suoi impegni. Ma, in questo caso, non c’è il Pnrr con il fiato sul collo.

  5. Concetta Di Prospero | 9 Agosto 2023 at 17:25 | Rispondi

    SARO’ PROPRIO RIPETITIVA MA MI FIRMO
    IO
    CARO PSEUDONIMO ANONIMO
    SCUSATE SE MI RIPETO MA VOI NON FATE CIO’ CHE DOVETE FARE.
    A POCO INTENDITOR BUONE PAROLE
    Prof Concetta Di Prospero
    PS
    Lo dica al personale, agli alunni, alle famiglie, ai DSGA ed ai DS se è importante avere il Preside in una scuola: se è poi importante avere la scuola.

  6. Prof e sindacalista | 9 Agosto 2023 at 17:25 | Rispondi

    SARO’ PROPRIO RIPETITIVA MA MI FIRMO
    IO
    CARO PSEUDONIMO ANONIMO
    SCUSATE SE MI RIPETO MA VOI NON FATE CIO’ CHE DOVETE FARE.
    A POCO INTENDITOR BUONE PAROLE
    Prof Concetta Di Prospero
    PS
    Lo dica al personale, agli alunni, alle famiglie, ai DSGA ed ai DS se è importante avere il Preside in una scuola: se è poi importante avere la scuola.

  7. Sbaglio o c’è fermento da “campagna elettorale” nell’aria?

  8. Ma non si dice:” a buon intenditor poche parole”?
    Professore’, mannaggia li piscitt!!

  9. Durissimamente | 9 Agosto 2023 at 18:56 | Rispondi

    Egregi rappresentanti politici locali, se non imparate a farvi rispettare sarà dura, molto dura, durissima.

  10. Una splendida Città come Sulmona, una gemma di dell’architettura e dell’arte, che a causa dei dei politicanti sulmonesi e con la complicità degli aquilani, rischia di diventare un paesino con un manipolo di abitante e un’estensione di una Città nella quale si innalzano e si diramano soltanto edifici vuoti con la rete stradale a groviera. Sulmona doveva essere provincia, l’Aquila non poteva e non può gestire un territorio che si estende su metà Abruzzo. Questa Città, doveva puntare ad avere un Ateneo o un Polo universitario con aule,segreterie, dipartimenti, biblioteca e soprattutto un ospedale simile a quello di Pozzilli, che per chi non lo conosce, ha il centro Neuromed in diagnostica di immagini che collabora con la Sapienza di Roma e parliamo di un paesino in Molise.

  11. Quindi dopo un Punto Nascite senza nati, un Ospedale senza reparti, un Tribunale senza cause, ora anche una bella Università… ma senza studenti.

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