Centotrentaquattro giorni dopo l’isola ecologica di Pratola Peligna resta ancora chiusa a doppia mandata. I lucchetti ai cancelli della piattaforma sono stati apposti lo scorso 27 marzo, senza alcuna comunicazione preventiva, con riapertura prevista per l’11 aprile. A distanza di quattro mesi dalla data cerchiata in rosso, però, le porte della struttura di via Enopolio rimangono ancora chiuse al pubblico, ufficialmente per lavori di manutenzione straordinaria su iniziativa della Diodoro Ecologica. Il nuovo soggetto appaltatore ha ritenuto doveroso dovere chiudere la piattaforma per l’adeguamento della struttura, seguendo le disposizioni dell’Agir.
Una chiusura a oltranza che ha portato i consiglieri di minoranza a effettuare in mattinata un sopralluogo all’interno della piattaforma, accompagnati dall’assessore Anthony Leone. “Agli occhi di tutti i consiglieri di opposizione presenti – scrive la segretaria del Pd di Pratola Peligna, Laila Coccovilli -, lo stato in cui versa la struttura stamane non si discosta di molto dalla situazione ante chiusura, purtroppo. Nessun cartello di cantiere affisso all’ingresso che fornisca almeno le informazioni sulla tipologia di lavori in
corso e soprattutto sui tempi di scadenza degli stessi. La ditta incaricata dei lavori era assente. Nessun
cantiere aperto e a lavoro, come invece più volte decantato dagli amministratori in più Consigli Comunali”.
Risulterebbe solamente adeguato l’impianto elettrico dell’intera struttura, costato 42mila euro, mentre non è stato ancora ultimato l’accesso automatizzato. In ritardo la realizzazione di griglie per lo scolo dei liquami dei rifiuti ed evitare le infiltrazioni nel sottosuolo e la copertura ermetica dei cassoni dei rifiuti Rae. Interventi per i quali non basteranno i 70.000 euro reperiti per l’adeguamento della struttura.
La piattaforma dovrebbe riaprire dopo ferragosto, seppur non a regime completo. Il servizio verrà ridimensionato: riguarderà solo la raccolta dei rifiuti differenziati e non gli ingombranti.
A lasciare basiti i consiglieri di opposizione, inoltre, è la giustificazione che Leone avrebbe dato sulla mancata installazione di telecamere di sorveglianza alle porte della piattaforma per multare gli incivili che lasciano rifiuti di ogni genere all’ingresso. “Il sistema di videosorveglianza non sarà apposto – riferisce il Pd in quanto sarebbe controproducente, in quanto i cittadini continueranno a spargere rifiuti lungo le strade urbane ed extraurbane”.
Tutto ciò mentre nei dintorni di Pratola Peligna fioriscono come funghi piccole discariche, con i cittadini esasperati (ma non giustificati) dopo cinque mesi di chiusura dell’isola ecologica.
Quello schifo di via enopolio è lì da diversi mesi,solo ora si è accesa la luce?
La foto che vediamo è una proprietà privata, adibita a discarica.
Inviterei gli organi competenti a fare sopralluogo.
La prima foto è la campagna di un privato a via enopolio e alla zona industriale è uno schifo dovuto soprattutto a quello che casca dei camion di chi raccoglie
Sempre uno schifo resta. Anche venendo da Sulmona dopo i CC Non è un bel vedere
Aggiornamenti?