Una regione da “fascia rossa” come certifica l’osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering: l’Abruzzo registra nei primi sei mesi del 2023 un aumento spaventoso, quasi il doppio, degli incidenti mortali sul posto di lavoro. Nel 2022 erano stati 7, quest’anno sono 13, non contando quello più recente, di qualche giorno fa, sull’autostrada A25.
Nella graduatoria nazionale la nostra regione sale sull’infelice podio al secondo posto, in una classifica che si basa sull’incidenza dei morti sul totale degli occupati: indice che in Abruzzo tocca il 26,9 pari al 3,8% del totale dei lavoratori.
L’unica provincia indenne quest’anno è stata quella dell’Aquila (fatta eccezione per il morto dell’altro giorno in autostrada, morte consumata tra Avezzano e Magliano dei Marsi), per il resto le province abruzzesi segnano numeri record, soprattutto quella di Teramo, terza in Italia con 6 vittime registrate nel primo semestre e un’incidenza pari a 49. Segue la provincia di Pescara, al dodicesimo posto in Italia, con 4 vittime e un indice di 33,6 e la provincia di Chieti, al ventottesimo posto con 3 casi e un indice di 22,3.
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