Morto in attesa dell’operazione: la procura dispone l’estumulazione. Indagata la dottoressa

L’incarico sarà formalmente affidato giovedì prossimo, a due settimane cioè dal funerale con cui la comunità di Prezza aveva salutato Roberto Tulliani, 49 anni pastore conosciuto e amato in paese, morto il 18 luglio scorso nella sua abitazione dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Popoli con un’ernia inguinale grave.

La procura della Repubblica di Pescara ha infatti deciso oggi di accogliere la richiesta avanzata dalla famiglia tramite il suo legale, all’indomani del funerale, di approfondire i motivi del decesso e disporre l’esame autoptico sulla salma.

Al massimo ai primi della prossima settimana, dunque, il cadavere di Tulliani sarà estumulato dal cimitero di Prezza per essere sottoposto all’esame peritale irripetibile. L’incarico sarà affidato al dottor Davide Girolami dell’Aquila.

Sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo risulta iscritta la dottoressa del nosocomio di Popoli che lo aveva dimesso il giorno precedente la sua morte, dandogli un appuntamento solo dopo otto giorni per eseguire un intervento chirurgico.

Secondo la famiglia della vittima, il paziente non è stato preso in carico nel modo adeguato: la gravità dei sintomi avrebbe infatti richiesto a loro avviso maggiori approfondimenti clinici e quanto meno un ricovero.

Tulliani, invece, era stato rispedito a casa dopo una giornata passata al pronto soccorso: i dolori lancinanti non lo avevano di fatto mai abbandonato, fino a quando il 18 a sera i familiari si erano decisi a chiamare il 118 che, però, giunto sul posto non aveva potuto far altro che constatare la sua morte.

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