Più che uffici sarebbe meglio chiamarli fornaci. La colonnina di mercurio all’interno della palazzina dei comboniani e della palazzina De Chellis, adiacente agli uffici del Cup, è arrivata a segnare i 44 gradi centigradi. Temperature infernali all’interno delle strutture Asl, che hanno portato le organizzazioni sindacali a rivolgersi direttamente alla direzione dell’Azienda Sanitaria Locale.
“Abbiamo avuto modo di verificare le condizioni presso il Palazzo Ex Comboniani, presso la Palazzina De Chellis e presso il nosocomio di Sulmona, dove si registrano temperature che superano i 40 o 44° C – si legge nella nota -. Inoltre continuano ad essere segnalate situazioni di sperequazione tra il personale, con dipendenti che hanno la possibilità di poter utilizzare dei condizionatori (grazie all’interessamento dei
rispettivi dirigenti) e dipendenti cui non resta che muovere l’aria calda con ventilatori, che si rivelano totalmente inappropriati alla situazione”.
Figli e figliastri che, a volte, sono costretti anche a utilizzare a turno i propri dispositivi, visto un impianto elettrico non proprio di ultima generazione. Il rischio è quello del cortocircuito all’interno di due presidi che non possono permettersi di andare in black out.
Il disagio, inoltre, si estende anche all’utenza, che in quei forni di mattoni e cemento è costretta ad attendere il proprio turno per le prestazioni e gli esami diagnostici ai quali sottoporsi.
Abbiamo strutture vergognose