Alla fine a pagare sarà Pantalone, ovvero i contribuenti: la giudice del Lavoro Alessandra De Marco, infatti, ha condannato il Comune di Sulmona a pagare le spese processuali dei cinque agenti di polizia municipale che nel novembre del 2021 vennero raggiunti da un richiamo verbale, ovvero una sanzione disciplinare, da parte dell’allora comandante Leonardo Mercurio, per il solo fatto di aver presentato domanda di mobilità, senza chiedere a lui prima l’autorizzazione.
Una sanzione disciplinare che l’ufficio legale del Comune aveva ritenuto immotivata tant’è che quando i cinque, tramite i legali dei sindacati, Mauro Calore e Carlo La Gatta, presentarono ricorso, lo stesso Comune annullò in autotutela i provvedimenti disciplinari.
Il ravvedimento di palazzo San Francesco, però, non è bastato a far sì che la giudice, nonostante abbia ritenuto il venir meno della materia del contendere, condannasse il Comune a risarcire delle spese processuali i cinque agenti: i quasi cinquemila euro di parcella, così saranno pagati da palazzo San Francesco, alias Pantalone.
“Una bella e giusta vittoria del sindacato e dei lavoratori – scrivono i sindacati – che, unanimemente, ringraziano pubblicamente gli avvocati Calore e La Gatta per l’ottimo lavoro svolto e, ovviamente, per il risultato ottenuto”.
Chiedere conto al “generale” no?
Fargli pagare al “comandante”
Se non fosse cambiata amministrazione la tarantella sarebbe continuata
Chi rompe paga… QUI chi rompe NON paga?