Dagli otto ai dodici mesi di sospensione per i dieci dei diciannove agenti in servizio presso la Sottosezione della Polizia Stradale di Pratola Peligna, finiti nell’inchiesta per peculato, furto e omissioni di atti d’ufficio. E’ questa l’interdittiva emessa dal gip del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, nei confronti di Alfonso Bartoli, Pasquale Berarducci, Beniamino Del Rosso, Paolo Di Loreto, Alessio Imperatore, Luca Madonna, Franco Perna, Dino Petrella, Gianni Ranieri e Angelo Tarola. Viene così confermato il castello accusatorio che aveva fatto il Sostituto Procuratore, Stefano Iafolla.
Un’inchiesta che nasce da un’attività d’indagine interna portata avanti per tre anni, dal 2019 al 2022, con l’ausilio anche di tecnologia gps, videosorveglianza e intercettazioni telefoniche. Un’indagine certosina che ha portato a galla gravi mancanze sul posto di lavoro. Anche perché le accuse sono di quelle importanti. Dall’intrattenersi all’interno di attività commerciali durante il turno di lavoro, all’addormentarsi all’interno della vettura di servizio durante l’orario notturno, fino ad arrivare all’utilizzo per fini privati delle vetture in dotazione. A ciò si aggiungerebbe anche il mancato soccorso a un veicolo in panne.
Un’inchiesta nata grazie alle varie attività d’indagine interne portate avanti dal 2019 al 2022. Pedinamenti tramite tecnologia gps, videosorveglianza e intercettazioni telefoniche avrebbero fatto emergere gravi mancanze sul posto di lavoro da parte dei 19 indagati. Da chi, in pieno turno di lavoro, preferiva intrattenersi all’interno delle attività commerciali, fino a chi durante l’orario notturno si sarebbe appartato con la vettura di servizio per addormentarsi in auto. E poi l’utilizzo delle vetture in dotazione a fini privati e un mancato soccorso a un veicolo in panne.
La misura cautelare interdittiva sarà impugnata presso il Tribunale del Riesame, dato che secondo le difese, gran parte dei reati commessi sarebbero avvenuti in altro territorio di competenza, in periodo di Lockdown. Inoltre, a detta dei legali della difesa, i poliziotti non avrebbero abbandonato il posto di lavoro poiché dalle aree pertinenziali dell’ingresso dell’autostrada avrebbero comunque potuto raggiungere il chilometraggio più vicino
Era ora
Che vergogna!
Turni di lavoro da 6 ore
Stipendiati regolarmente
E io pago….
Ngulo che mela
Nn cantate vittoria ,il tribunale del riesame sai quante decisioni ha Ribaltato..rilevando il lavoro impreciso della procura sulmonese….
Qui nessuno canta vittoria,
e una sconfitta per tutti.
Fossi in te non goudicherei l’operato della procura.
Se tutti svolgessero il proprio lavoro a regola d’arte queste cose non accadrebbero