La scritta è apparsa ieri mattina su un muro di via Pescara, all’imbocco con via della Repubblica: la strada per chi va via da Sulmona. Non che alla città sia necessariamente indirizzato il grido di dolore, neanche più di allarme. Quello di una, e forse più, generazioni che si sentono tradite, nonostante non siano più quelle dei grandi sogni e delle grandi promesse degli anni Ottanta. “Avevamo basse aspettative…” scrivono, poi il resto appartiene alla bestemmia, di quelle punite dalla legge.
Ma com’è il detto: muri puliti, popoli muti. E se il popolo tace, non è mai un buon segnale. Non lo è neanche se sono la politica o le istituzioni a tacere.
E a Sulmona, da un po’, vige la regola del silenzio. Silenzio sceso sul Cogesa dopo mesi di grida e arringhe in tribunale. Nulla sia sa più della governance da sostituire, del bilancio da approvare, della convenzione scaduta con l’Asm e il Comune dell’Aquila che svuota le tasche e riempie la discarica.
Nulla si sa più, poi, della crisi a palazzo San Francesco, quella che era stato annunciato sarebbe stata oggetto di discussione in consiglio comunale, quella che, passati i bilanci, doveva azzerare, rifare, rimpastare, rimodellare, l’esecutivo e la squadra. Ricentrare obiettivi, persone e priorità. Nulla si sa neanche dell’assessore alla Cultura e al Turismo: due estati due senza volto, né nome. Tra “bambini che fanno oh” e un cartellone che perde peso man mano che avanza il caldo.
Silenzio sulla questione aperta sull’appalto delle mense, quello che vede in gara – unica – la società del collega di studio del consigliere comunale, roba che in altri tempi sarebbe stata oggetto, se non di un annullamento in autotutela, almeno di aspri confronti tra maggioranza e opposizioni.
Silenzio sul Museo di Ovidio, la sanità che fa finta di funzionare, la riperimetrazione delle Zes e così via, nel lungo elenco del si farà prima o poi.
Che in estate “fa caldo”, si sentiva ripetere Antonio. E le aspettative sono basse, ma…
Basse aspettative ???
– un “nocchiero” di 8 lettere
con A PRUA
– tre psolisti più un giocabile claudiano
– una voce fuori dal coro che stona ma resta nel coro
– un Ciccio sempre democristiano
– un fotografo senza flash
– un camice in bianco
e A POPPA
– due nuvole nere che non fanno pioggia
– un tirante che non lega
– un piccolo franco
– un frate luigino
– due medici sull’isola felice che non c’e
– un doppio surrogato
Che Dio ci aiuti
Caro amico, la nuvola nera laureata la puoi considerare maggioranza insieme ai comunistelli
A mio parere Questa non è una ragazzata ….
Quieta e’ becera campagna elettorale ….però la scritta mo pulitela
Benvenuti nella realtà……
Il resto è……vita.
Vita grama di una città in coma profondo che si trascina in una realtà distopica dove il “nocchiero” che tutto ingurgita insieme ai suoi inoperosi “marinai”si preoccupa esclusivamente di galleggiare tra marosi sempre più minacciosi.
A che pro???
Di quanto basse siano le aspettative, scorrete i titoli qui sotto, i più letti della settimana, e leggetevi il primo….
Caro amico,
condivido e sottoscrivo questa tua attenta e puntuale considerazione.
Di più, il sospetto è fondato e non da oggi.
Quante manovre underground a palazzo e in P.zza Capograssi, che lo stesso insigne Concittadino, pur scolpito in mezzo busto, se ne imbarazza al passar di contanti bellimbusti, rossi e neri, solo sciocchi birichini come solo gli arlecchini.
Un po’ a caso, un po’ di botto,
mi va l’occhio sul giornale,
di cui trovi il link qui sotto,
di campagna elettorale.
Quanti sbagli, quanti errori,
forse fece il prima eletto:
pare festival d’orrori
più che sindaco perfetto.
Ma or or, dopo un biennio,
forse forse n’era male:
forse star su quello scranno
era assai più micidiale.
Quant’eran le promesse,
quanta forte indignazione:
c’era chi diceva messe
per quella “Liberazione”
ché così fu nominata
la giornata elettorale
da color ch’a criticata
sì tiravan loro strale.
Ma domando, e qui vi chiedo:
cosa han fatto questi qua
se non promettèr lo spiedo
senza manco apparecchia’ ?
E attenzion, guardate bene:
questi non han contro loro
Fato che gli spezza il rene;
sono in un’età dell’oro
se pensiam a che successe
nella precedente assise:
la montagna par ardesse
quando sindaca si mise;
eppo’ terremoti e neve,
non parliam di epidemia,
a rendèr tutto più greve,
parea quasi una follia !
Tutto ‘l mondo si fermò,
non c’è chi non ha sbagliato,
eppur nonostante ciò
quella là avete indicato:
sol rimprovero si mosse,
senza alcuna comprensione:
par che tutto il male fosse
in quell’amministrazione.
Ora questi che hanno fatto,
se non sempre litigare
per qualcosa di non detto
senza mai amministrare ?
E più grave è la lor colpa
perché nulla avean promesso
se non far miglior la polpa
senza fare il popol fesso.
Ecco allor la mia domanda,
che alla fine io vi pongo:
se allor protesta tanta,
non lo fate il girotondo
ogni giorno giù in comune
per far ricordare loro
le promesse inopportune
che son state lor tesoro ?
Or mi aspetto, assai di più,
una critica tagliente:
così almeno anche tu
quanto meno sei coerente.
https://www.ilgerme.it/i-grandi-casini/
2017 popolazione di 24000 abitanti, siamo arrivati a 22000 abitanti nel 2023, fatevi una domanda e datevi una risposta, se si continua così arriveremo a quota 15000.
davvero non si capisce come mai qusta città sì bella e sì piena di potenziale , da anni omai , navighi in balia delle onde (anche politiche)che da decenni ormai la schiaffeggiano deturpandola, depauperandola, svuotandola ….si perde di tutto!!! dalla sanità ai palazzi della Giustizia, agli eventi popolari, alle risorse per i giovani….senza parlare di progetti euripei che si perdono per ignavia o per inetti burocrati che non sanno fare….Ovvio che i giovani vadano via, sempre più via! Cosa possa ormai offrire questa città lo si capisce bene …La tristezza è vedere una classe poitica dopo l’altra che non riesce a far risorgere una città così bella e piena di sotria… QUESTO HA DELL’INCREDIBILE!!!!!
Le uniche cose che possono salvare questa Città sono sostanzialmente due ;
1) la creazione di un “vero” polo universitario costituito da aule dei corsi, segreterie, uffici per i docenti, laboratiri, dipartimenti, presidenza del polo, biblioteca, mensa ( che purtroppo resta solo una mera utopia )
2) la nascita nel nostro territorio di aziende che operano anche nei settori tecnologici sia per l’auotomive che sanitario oltre ad aziende per il settore agricolo.
Il turismo è un economia accessoria e non si può basarci le sorti di un’intera Città. Che poi, basti vedere in che stato pietoso si trovano i vari monumenti e siti archeologici.
Se Sulmona continua a perdere abitanti, cari signori, qui tra dieci o venti anni massimi, di scuole superiore, medie, elementari non ne resterà una funzionante. Avremo solo edifici vuoti, in abbandono a testimonianza di un passato vicino più roseo.