Morosi e inadempienti. E’ lo stato paradossale nel quale si trovano in dipendenti della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che rischiano di finire nel libro nel del Sic, poiché l’Azienda sanitaria ha trattenuto il quinto dello stipendio ai lavoratori senza versarlo alle banche. Una situazione che, secondo i vertici della Asl aquilana, è direttamente collegata all’attacco hacker da parte del Gruppo Monti, avvenuto lo scorso maggio. Dai server in down ai mancati pagamenti alle banche è un passaggio che non convince la Fp Cgil L’Aquila, che ha formalmente diffidato la Asl1.
L’organizzazione sindacale, in assenza dell’immediato ripristino dell’obbligazione contratta con i lavoratori dell’Azienda sanitaria locale, si riserva, di agire presso le Autorità competenti per il risarcimento di tutti i danni sofferti e le spese sostenute dai propri iscritti o assistiti.
“Non solo al personale vengono trattenute somme di denaro in busta paga – commenta il Segretario Generale, Anthony Pasqualone – ma, se la ASL non provvederà immediatamente al pagamento, queste somme di denaro verranno richieste nuovamente direttamente ai lavoratori. E’ superfluo evidenziare la gravità di quanto sta accadendo ma ancora più grave è il silenzio della Direzione Strategica e delle Istituzioni locali e regionali nel goffo tentativo di dimostrare che “va tutto bene”.
Una situazione tutt’altro che rosea, visto che i dipendenti dell’Asl sono stati avvertiti solo nei giorni scorsi, dalle banche, del mancato pagamento delle rate di aprile e maggio. Alla terza comunicazione finiranno nella lista nera del credito. Una condizione che si sarebbe potuta evitare se la Asl avesse informato i dipendenti, tempestivamente, del mancato versamento del quinto dello stipendio agli istituti di credito.
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