L’esame autoptico ha confermato in prima battuta il decesso dovuto ad un attacco cardiaco, ipotesi che sin dall’inizio era stata valutata come probabile, dato che il corpo di Riccardo D’Aurelio, 64 anni di Sulmona, era stato ritrovato dai familiari a terra nella stanza di ospedale dove erano andato a trovarlo sabato scorso.
Resta da capire però, nell’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica di Avezzano, nel cui ospedale D’Aurelio è morto, se il paziente era stato sufficientemente monitorato e controllato, tanto più che usciva dalla rianimazione dove era finito a seguito di complicanze dovute ad un intervento di chirurgia bariatrica per la riduzione del peso.
La salma, intanto, è stata restituita alla famiglia e da questo pomeriggio sarà allestita una camera ardente nella Casa funeraria di via Lear. Il funerale sarà invece celebrato domani alle ore 10 nella chiesa del Crofisso.
Riccardo D’Aurelio, ex agente di polizia penitenziaria, era molto conosciuto in città, in particolare per la sua passione per i cavalli e la sua vicinanza alla Giostra: due passioni che aveva coniugato fondando la Scuderia Sulmona, con l’intento di formare cavalli e cavalieri professionisti per le rievocazioni e le gare equestri in tutta Italia.
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