Ospedale Popoli, legge di iniziativa popolare, venerdì l’assemblea

Pronti a mettere le istituzioni davanti all’impegno e a concrete soluzioni. Il movimento “Avanti Tutta” per la salvaguardia dell’Ospedale “SS. Trinità” di Popoli dà appuntamento ad un’assemblea pubblica venerdì 27 Ottobre, alle ore 17,00  nell’hotel Side di Popoli, aperta oltre che ai cittadini ed ai sindaci del Centro Abruzzo, anche alle forze politiche, sindacali ed all’associazionismo. L’obiettivo è lanciare la proposta di legge d’iniziativa popolare regionale per la salvaguardia dell’Ospedale di Popoli, “il Presidente D’Alfonso non ha mantenuto ciò che aveva pubblicamente promesso, il Direttore della Asl di Pescara, credendosi al di sopra delle leggi dello Stato, continua con noncuranza ad ignorarle portando allo stremo l’Ospedale e rasentando l’interruzione di pubblico servizio”.

Il gruppo di cittadini fa sapere che registrerà e denuncerà l’effettivo impegno di ognuno dei rappresentanti sindacali, politici, governativi.

Un nosocomio, quello di Popoli, che  ha ottenuto, per trentasei mesi, la deroga alla Legge Lorenzin sul riassetto della rete ospedaliera in quanto, spiegano,  ricompreso nel così detto “cratere” post terremoto dell’Aquila ma incalzano “il Presidente della Regione, l’assessore Paolucci ed il D.G. della Asl di Pescara evidentemente si ritengono al di sopra della Legge perché non solo non riportano l’ospedale di Popoli allo stato pre- legge Lorenzin ma continuano a minarne l’esistenza con problematiche inesistenti e con promesse non mantenute”.

Una battaglia in difesa del presidio che intende far sentire le ragioni dei cittadini “La Regione Abruzzo è agli ultimissimi posti in Italia per l’Assistenza sanitaria ma, nonostante dati inconfutabili, i responsabili continuano imperterriti a sciorinare frasi e numeri che nulla hanno a che vedere con la salute dei cittadini che, invece, dovrebbero garantire” e aggiungono  “si vantano di essere usciti dal commissariamento ma lo hanno ottenuto a spese dei Cittadini, della loro salute e delle loro tasche (superticket), non certamente per iniziative degne di questo nome”.