Esche avvelenate continuano ad infestare le aree protette del Parco Regionale Velino Sirente. Un maialino, imbottito di sostanze chimiche, è stato ritrovato dai volontari di Rewilding Apenines, nel territorio comunale di Aielli. Un’esca posizionata nel mezzo di una zona di pascolo, che avrebbe potuto innescare una mattanza simile a quella già vista nei mesi scorsi a Cocullo, dove sono morti a causa di bottoni avvelenati lupi, grifoni e corvi imperiali. I fatti, però, al momento non sembrerebbero collegati.
Ad evitare una nuova strage è stato l’intervento della task force guidata da Donatello Cirillo, composta dal Nucleo Investigativo (Nipaaf), dalla Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali (Soarda) e dalle unità cinofile.
L’esca, inviata all’istituto Zooprofilattico di Teramo per le analisi, ha portato gli investigatori ad individuare un’azienda della Marsica, con la denuncia di più persone per tentato delitto di uccisione di animali mediante esche avvelenate.
L’ennesimo tentativo di mattanza animale ha spinto Rewilding Apenines a chiedere la convocazione di un tavolo di coordinamento, la tabellazione delle zone interessate e maggiori attività di controllo, monitoraggio e sensibilizzazione.
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