Nuova rete ospedaliera, via libera dopo l’incontro tra Ministero e Asr

Semaforo verde da parte del ministero della Salute per la nuova rete ospedaliera abruzzese. A comunicare il via libera da parte del Tavolo Dm70 è l’agenzia sanitaria regionale Abruzzo. Il sigillo ufficiale sul documento di riordino arriverà a ore, ma l’ufficialità è già arrivata dopo il summit di sabato 17 giugno tra la stessa Asr e il ministero.

L’ok da parte del ministero conclude una prima fase a cui fa seguito l’iter amministrativo regionale. Il pezzo mancante del puzzle è l’approvazione della giunte regionale prima, e del consiglio poi.

A farlo sapere è il direttore dell’agenzia, Pierluigi Cosenza. Il pronunciamento positivo del ministero chiude la prima fase e apre quella dell’iter amministrativo regionale, in particolare con i percorsi di approvazione da parte della giunta e, successivamente, del consiglio.

“Il ministero ha validato il nostro crono programma formulando tuttavia delle raccomandazioni che noi faremo nostre in maniera molto puntale – spiega il direttore dell’Asr, Pierluigi Cosenza – giunge a compimento un lavoro importante fatto di confronto e condivisione continui con il presidente, Marco Marsilio, l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e il direttore del dipartimento, Claudio D’Amario, che ringrazio unitamente al ministero che ci ha seguiti passo passo con molta disponibilità. Si tratta di un documento destinato a costruire una vera e propria rete regionale con principi moderni e con il sensibile miglioramento della qualità dell’offerta nei confronti degli abruzzesi. La sua costruzione si basa per la prima volta in Italia su un metodo innovativo strategico-ingegneristico che ci ha permesso di superare ostacoli tecnici e contenutistici che sembravano da molti anni insuperabili. Bisogna considerare che si tratta del primo documento nella storia dell’Abruzzo approvato dal ministero competente”.

Tra le novità principali spiccano la riclassificazione del presidio di Sulmona quale Dea di primo livello con il mantenimento del punto nascita, per il quale sarà attivato un progetto sperimentale (da sottoporre alla valutazione del Comitato Percorso Nascita nazionale); quella dei nosocomi di Ortona, Penne e Popoli in ospedali di base sede di pronto soccorso; la classificazione dei Presidi medici h24 di Tagliacozzo, Pescina e Guardiagrele in stabilimenti ospedalieri rispettivamente degli ospedali di Avezzano, L’Aquila e Chieti, in cui ubicare specifici reparti specialistici; il riconoscimento al presidio di Atessa della funzione di ospedale di area disagiata.

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