Prosegue il programma di potenziamento delle attività ambulatoriali della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Gli ospedali di L’Aquila, Sulmona e Avezzano e i poliambulatori distrettuali hanno proceduto a una rimodulazione dei calendari delle prestazioni di specialistica ambulatoriale con un conseguente incremento delle attività.
All’Aquila gli ambulatori di Endocrinologia, Ematologia, Oculistica, Cardiologia, Chirurgia vascolare, Urologia, Diabetologia, Andrologia, Otorino, Pneumologia e Neurologia hanno offerto orari aggiuntivi per visite e prestazioni, per incrementare le proprie attività.
Presso l’ospedale di Sulmona, invece, ad aumentare le prestazioni ambulatoriali sono i reparti di Ortopedia, Ginecologia e Ostetricia.
Presso l’ospedale di Avezzano sono le unità operative di Angiologia, Allergologia, Neurologia, Ortopedia, Urologia, Cardiologia, Pneumologia, Ginecologia, Radiologia e Otorino ad aver messo a disposizione slot aggiuntivi per le visite ambulatoriali.
Una grande risposta nel potenziamento dell’attività è stata data anche dai Distretti sanitari e Poliambulatori territoriali di Ex Onpi, Collemaggio, Bazzano, San Demetrio, Barisciano, Montereale, Tornimparte e Pizzoli.
“Abbiamo voluto offrire una maggiore disponibilità oraria all’utenza per dare una risposta efficace e tempestiva ai bisogni dei cittadini – ha spiegato il direttore sanitario della Asl1, Alfonso Mascitelli – questo potenziamento servirà anche a superare eventuali disagi che si sono verificati nei giorni immediatamente successivi all’attacco hacker”.
Invece Sulmona che ha sempre da criticare su tutto si adegua con due soli reparti, bravi come sempre…
Effettivamente “ben poco” per un P.O. che conta ben 19 unità operative (di cui 1 “detenuti”) e 24 fra ambulatori e servizi, questo quanto riportato sul sito istituzionale dell’ASL1!!!
Certamente “Una grande risposta nel potenziamento dell’attività” dell’ASL e “una maggiore disponibilità oraria all’utenza per dare una risposta efficace e tempestiva ai bisogni dei cittadini”.
E ovviamente nulla di più si poteva “fare e dare” per il “maxi” ospedale di Sulmona…
Per i pediatri invece? Tutto tace