“Case dell’acqua”, prezzo raddoppiato: 10 centesimi al litro

Non ancora sorgono sul suolo sulmonese, eppure i prezzi dell’acqua potabile disponibile nelle “Case dell’acqua” già iniziano a lievitare. Anzi, a raddoppiare. Con una delibera di giunta, infatti, sono state apportate le modifiche allo schema di avviso pubblico per concessione occupazione suolo per Case dell’acqua. In particolare, si è ritenuto opportuno aumentare il costo simbolico applicabile da parte del concessionario a 10 centesimi al litro. Il doppio rispetto a quanto previsto dalla precedente delibera dello scorso aprile, che fissava il prezzo a 5 centesimi.

La decisione è stata presa a seguito di ulteriori approfondimenti ed aggiornamenti in merito alle variabili economiche che caratterizzano iniziative similari. Insomma, è stata fiutata l’opportunità, o meglio verificato il mercato, di incrementare il costo applicabile da parte del concessionario per ogni litro di acqua erogata, al fine di ampliare la platea di potenziali partecipanti alla procedura di selezione e quindi favorire un adeguato livello di concorrenza.

Un aumento che arriva con due anni d’anticipo, dato che il prezzo iniziale di 5 centesimi era vincolante per i primi due anni dalla stipula della convenzione. Un’acqua che non è ancora disponibile fisicamente, ma già dal sapore salato. Cinque o 10 centesimi, però, l’importante è che arrivi: il costo maggiore è quello che sopporta l’ambiente, infatti, con la produzione spropositata di plastica.