In quasi cinquecento a Vasto: gli studenti della giuria popolare del Premio Croce si sono incontrati ieri per fare sintesi sul lavoro di due mesi e mezzo nei quali sono stati chiamati a leggere e selezionare i finalisti dell’edizione 2023.
Le scelte degli studenti sono cadute su “I paesi invisibili” di Anna Rizzo, editore Il Saggiatore, per la sezione letteratura giornalistica; “Paura della scienza” di Enrico Pedemonte, editore Treccani, per la saggistica e “L’equilibrio delle lucciole”, di Valeria Tron, editore Salani, per la narrativa.
L’era dell’intelligenza artificiale e le sue conseguenze e il rischio dell’abbandono dei piccoli borghi sono stati i temi che hanno dominato le scelte dei giurati popolari del Premio.
L’indicazione delle giurie sparse sul territorio abruzzese e nazionale servirà da guida ora alla giuria presieduta da Dacia Maraini per la scelta dei vincitori della XVIII edizione del Premio.
La scelta avverrà entro il 20 giugno e la premiazione ci sarà a Pescasseroli nei giorni 27, 28 e 29 di luglio.
L’evento vastese ha segnato anche la conclusione “dell’indagine sulla lettura dei giovani abruzzesi”, promossa dal comitato organizzatore del Premio, che si è svolta nei due mesi alle spalle contemporaneamente alla lettura dei testi proposti dal Premio. I risultati saranno resi noti ad ottobre, in collaborazione con il Cepell (Centro per il libro e la lettura) durante il Festival del Giornalismo Culturale che si svolgerà ad Urbino e sarà poi oggetto di una specifica pubblicazione in collaborazione con la Fondazione Hubruzzo.
Il prossimo anno la riunione delle giurie popolari degli studenti, che si svolge in forma itinerante, sarà tenuta a Popoli Terme.
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