L’attacco hacker ai danni della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila non ha sortito effetti negativi sul numero degli interventi chirurgici nei presidi ospedalieri dell’aquilano. Lo rende noto la stessa Azienda Sanitaria Locale, sottolineando che l’operazione del “Gruppo Monti” dello scorso 3 maggio non ha sortito alcun effetto sotto questo punto di vista. Il numero degli interventi, anzi, risulta superiore rispetto alla media precedente all’attacco informatico.
“Grazie all’impegno di molti – spiega il responsabile del Blocco operatorio dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, Luigi Panella -,si è riusciti ad assegnare un numero di ore di sala operatoria superiore, con un numero di interventi simile”
“Siamo riusciti a mantenere gli stessi livelli di attività chirurgica – afferma il Direttore UOC Anestesia, Rianimazione e Terapia del dolore del Presidio ospedaliero di Avezzano, Pierfrancesco Fusco -. Ad aver lavorato in misura sensibilmente maggiore sono soprattutto i reparti di Urologia, Ginecologia e ostetricia e Oculistica che hanno visto aumentare il numero di interventi effettuati. Non ci risultano peraltro interventi e sedute operatorie saltati legati a tale vicenda”.
Intanto il Garante per la protezione dei dati personali ricorda che chiunque entri in possesso o scarichi i dati pubblicati sul dark web da organizzazioni criminali – e li utilizzi per propri scopi o li diffonda on-line, sui social network o in altro modo – incorre in condotte illecite che possono, nei casi previsti dalla legge, costituire reato. “Un reato questo ancora più odioso, perché riguarda dati sanitari, quali in particolare informazioni su patologie e cure mediche di persone in condizioni di vulnerabilità e fragilità”, si legge nella nota diramata.
Vero. Anche a Sulmona grazie alla serena professionalità degli operatori il servizio non è stato interrotto