A salvarlo sono stati probabilmente gli amici che lo hanno prima dissuaso messaggiando tramite Instagram e poi, preoccupati, hanno avvertito i carabinieri. Perché quel ragazzo un po’ difficile, con qualche problema di relazioni in famiglia, questa notte aveva annunciato il suicidio e dopo una lunga chat con alcuni suoi compagni che cercavano di convincerlo a non fare stupidaggini, aveva interrotto le comunicazioni.
I carabinieri, allertati dagli stessi ragazzi, lo hanno trovato questa notte tardi lungo via Carso, infangato, in stato confusionale, ma fortunatamente in buone condizioni di salute.
Non è chiaro se il giovane, diciassettenne residente a Sulmona, abbia tentato di gettarsi dal vicino ponte Capograssi o nel fiume, certo è che la sua notte non è stata di quelle facili.
I compagni che lo hanno accudito via social raccontano di momenti di vera paura: “Non ho mai tremato così – avrebbe detto agli amici – queste sono le mie ultime parole, addio”.
I militari dell’Arma lo hanno fermato e hanno chiamato un’ambulanza per trasferirlo in ospedale per accertamenti: da quanto si è appreso le sue condizioni fisiche non sarebbero preoccupanti, ma il lavoro da fare su di lui sarà soprattutto di carattere psicologico. Il ragazzo deve ancora essere sentito dai carabinieri, nella speranza che riesca ad aprirsi con qualcuno. Chissà forse con uno dei suoi compagni che questa notte, in qualche modo, gli hanno salvato la vita: la comunicazione costante via chat ha permesso di prendere tempo e di capire infatti quali fossero le sue intenzioni. Per una volta i social, sono stati socialmente utili.
Complimenti a quei ragazzi. C’è sempre una strada, non fatevi scoraggiare dalle avversità. In bocca al lupo.
Io sono stato uno di quei ragazzi con cui stava parlando e a distanza di un anno mi vengono ancora i brividi
Complimenti a tutti gli amici che non hanno sottovalutato il messaggio di aiuto. In questi casi occorre sempre chiamare i soccorsi e mai sottovalutate la situazione.
Complimenti ancora da un appartenente alle forze di polizia.
P.s. adesso gli amici devo stare vicino al ragazzo più di prima, ma essendo così bravi non hanno certo bisogno di consigli…Bravissimi
dietro la chat c’è sempre un essere umano! come sul territorio occorre la presenza delle donne e uomini delle forze dell’ordine e dei sanitari!
Assodato che gli amici sono stati molto bravi da capire quando le loro parole non erano più sufficienti e hanno chiesto aiuto, vorrei dire qualcosa a tutti i ragazzi. Le avversità nella vita ci sono sempre ma sono superabili,siano esse scolastiche che familiari. Non bisogna aver paura di parlare di ciò che vi passa per la testa, tenersi tutto dentro e stare lì a rimuginare non serve a nulla, serve solo a ingigantire un problema. I social come abbiamo visto in questo contesto sono importanti, ma è anche vero che spesso danno un’immagine della vita non veritiera. Lasciate un po’ tranquillo il telefono e tornate a incontrarvi e parlarvi dal vivo, perché cogliere un disagio è anche vedere l’espressione di chi di ha di fronte. Tutti dovremmo dare più ascolto agli adolescenti, famiglia, scuola, istruttori… Al di là dei risultati scolastici o sportivi c’è da capire prima la persona.
Consiglio al Germe (unico giornale che stimo molto della nostra zona )di attivare per determinati articoli Il blocco dei commenti !
Un lettore !
Che consiglio di azzo
Ondivido.
Bravissimi ragazzi,mai sottovalutare certe situazioni