Altri dieci giga di dati sensibili sono stati pubblicati questa mattina nel dark web dal gruppo di hacker Monti che da quasi una settimana, ormai, tiene in scacco la sanità provinciale, con un attacco al sistema informatico della Asl 1 senza precedenti.
“Sarebbero solo la prima tranche dei dati rubati dai data base dell’Azienda sanitaria abruzzese – commenta il consigliere 5 Stelle Giorgio Fedele – la Asl 1 ha subito una violazione senza precedenti nella nostra regione. Si conferma la gravità del caso, come del resto sto denunciando da tempo. Oggi dobbiamo sentire ancora il presidente della Regione parlare di riserbo per lo svolgersi delle indagini, o di attacco in corso. Caro presidente se non se ne fosse accorto l’attacco hacker non è in corso, ma è stato già fatto e i dati sono in mano a dei criminali, i servizi sono fermi, il personale è messo in ginocchio. Non ci sono indagini che richiedono il riserbo”.
Una situazione paradossale, che ha immobilizzato il servizio sanitario nella provincia dell’Aquila, con visite saltate, referti fermi, prenotazioni bloccate e un ritorno al cartaceo a cui personale e struttura non sono più abituati.
Nel marasma complessivo, la buona notizia la dà questa mattina la Uil che assicura, dopo aver avuto un confronto con l’Azienda, che gli stipendi ai dipendenti saranno pagati regolarmente, comprensivi delle indennità accessorie.
E le fatture ai fornitori quando le pagheranno? Sembra tutto perfettamente studiato a tavolino. Inconcepibile nel terzo millennio un attacco hacker ai danni del sistema sanitario. Dove stava chi doveva occuparsi della protezione dei dati? I responsabili vanno stanati e devono saltare posti di lavoro.
Articolo 32 del GDPR, “Tenendo conto dello stato dell’arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, dell’oggetto, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone fisiche, il titolare del trattamento e il responsabile del trattamento mettono in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, che comprendono, tra le altre, se del caso….” quindi il responsabile ha un nome ed un cognome
Prima gli stipendi poi tutto il resto……Arrestate chi doveva controllare. Vi ricordo che qualcuno e’ pagato lautamente per far si che tutto funzioni..
E le persone ,gli umani,fragili?UMANI