Il sepolcro di Castrovalva

Gesù aveva settanta anni, o forse più. Capelli bianchi e una sindone di fustagno. Intorno un sacco a pelo chiuso ermeticamente. Strappato e mangiato, come il suo volto, dagli animali selvatici.

Gesù è stato seppellito giovedì scorso nel cimitero di Anversa degli Abruzzi, sotto una croce di ferro con la scritta “Soggetto ignoto” e un numero progressivo recante l’autorizzazione all’inumazione della procura della Repubblica di Sulmona. Dopo otto mesi e più di parcheggio in una cella frigorifera dell’ospedale di Chieti.

Gesù non aveva volto, né identità. Era il figlio di nessuno e di Dio, reclamato da nessuno e da Dio, trovato cadavere il 30 luglio scorso lungo il sentiero che dalle sorgenti del Cavuto porta a Castrovalva. Paese di poco più di dieci anime, lontano dal mondo e dagli occhi.

Dal suo sepolcro non rinascerà un uomo e neanche la verità sulla sua fine. Non si saprà mai, probabilmente, chi era davvero e perché sia morto e perché lì, nella montagna lontana dagli occhi, sia stato gettato, come un rifiuto.

Le indagini dei carabinieri non hanno portato a nulla: Gesù non era un pregiudicato, né un pastore, né un nonno venuto a mancare all’affetto dei suoi nipoti. Nessuno lo conosceva, nessuno lo ha cercato.

In un ovattato vuoto di silenzio, questa storia di ordinaria indifferenza, di normale disumana abitudine al distacco, di cinismo di cronaca nera, si chiude. Nel giorno dei sepolcri, sotto un metro di terra e una croce di ferro. In una fossa dalla quale non ci sarà resurrezione. Neanche oggi, nel giorno della Pasqua.

25 Commenti su "Il sepolcro di Castrovalva"

  1. Tutta questa indifferenza fa veramente paura. Caro ignoto che la terra ti sia lieve, riposa in pace amen.

  2. che bel pensiero, che bel pezzo. Nel giorno in cui tutti si consumano di retorica, un gesto di umanità vera. La vera Pasqua, la vera pace con l’essere un umano. Grazie Germe

  3. Bella Sulmona | 9 Aprile 2023 at 07:36 | Rispondi

    La pace sia con lui,povera anima

  4. Massimo Del Signore | 9 Aprile 2023 at 09:09 | Rispondi

    Onore all’articolista, chiunque esso sia. Ricordarsi degli “ultimi” in tale giorno è dimostrazione di sensibilità e spirito cristiano.

  5. Vera,umana pietà
    Riposa in pace povero cristo.
    Grazie a te,giornalista di rara sensibilità e bravura.

  6. Ecco perché leggo il germe….

  7. “Beati gli afflitti perché saranno consolati… Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché otterranno giustizia”. La Pasqua, per chi crede, rappresenta proprio questo…

  8. Chapeau…con questo articolo rendi onore al genere umano,che spesso non si dimostra tale…

  9. Bravo Patrizio in questo articolo è venuta fuori tutta la tua sensibilità non solo di giornalista ma di uomo. Grazie

  10. L'Avanguardista | 9 Aprile 2023 at 16:26 | Rispondi

    Strana storia, ritrovato in una grotta nessuno ha capito xché era lì e come è morto. Io però mi chiedo chi ha detto che era lì, una grotta nascosta e non certo frequentata, chi ha rivelato la presenza del cadavere sapeva. Uno strano giallo.

  11. Indifferenza?
    Da parte di chi?
    Sicuramente tutte le strade attraverso le indagini saranno state esplorate e approfondite… non restava nient’altro che dargli una degna sepoltura… ed anche questo è stato fatto.
    Certo è che le indagini proseguiranno, e il caso per il momento non è chiuso
    Era Gesù… forse… ma poteva essere anche Barabba…

  12. Che articolo scemo. “Ovattato vuoto di silenzio”, verbigratia, non è né una tautologia né un antinomia od un paradosso od altra incomprensibile raffigurazione retorica che abbia voluto intendere senza confusione la facoltà del giornalista.
    Non si capisce.

    • Silvio Pelli | 9 Aprile 2023 at 21:41 | Rispondi

      Bella penna. Non e’ assolutamente un articolo scemo, e’ un pensiero che fa riflettere……

    • Exrom complesso comprendere, non per tutti

      • Invece non si comprende se ti esprimi con ottimo ottimismo oppure con cauta cautela. È la forma essendi che in ultimo, scrive, e che forse inizia dal disagio e dalla follia

        • Si faccia vedere da uno bravo

          • Andiamoci insieme dal medico. Comunque l’articolo è sempre puerile.Non è da escludere che il povero defunto sia stato una persona che in vita si è dedicato a giocare le schedine i 10&lotto a frequentare i night-club sino a tarda età, e non si sia mai procurato di risparmiarsi il denaro per il funerale e per il loculo al cimitero. Ergo, per non subire spese improprie, se un funerale non costa meno di duemila euri,un loculo diecimila, è stato abbandonato dentro un sacco dalla parentela o dalle amicizie, lasciandolo a carico della collettività. Perciò sino a che non se arriva alla identificazione le ipotesi antropologiche che accampa l’articolo lasciano il tempo che trovano.

  13. un articolo di grande profondità, grande spessore, grande empatia. Un punto diverso di riflessione sulla pasqua e il suo senso. Grazie, davvero grazie al Germe che nell’ultima settimana, anche con gli splendidi articoli di Dylan Tardioli, ha dato un senso profondo a questa settimana santa, senza cadere nella banalità, nella retorica e nello scontato. Riuscendo ad avere anche una visione laica di questa festa. Complimenti

  14. .. Complimenti…

  15. bene,nessuna attenzione per le persone che chiedono aiuto alla Caritas locale,piu’ di 2000,tutte vivono nella speranza della “resurrezione”,tutte “ignote” e nessun Dio a cercarle ,regna il silenzio dell’indifferenza…tante le risorse pubbliche spese per dare un nome al “Signore” purtroppo la notevole visibilita’ del caso non ha generato la “Pasqua”,si cerca la facile commozione strappalacrime…fatto il possibile ed anche di piu’, e basta,o no?

  16. Cari signori non bisogna mischiare 2 cose che non c’entrano niente l’una con l’altra. Cercare di risolvere un possibile caso di omicidio non e’ sperperare risorse pubbliche, e’ una questione etica fondamentale perche’ un potenziale assassino al momento e’ in circolazione. Niente da dire sulle persone che hanno difficolta’ e vanno alla caritas, ma sono 2 cose completamente diverse….

  17. Ecco, adesso vi è un potenziale assassino in giro, nonostante non siano stati riscontrati eventuali segni di violenza di nessun genere, ferite, avvelenamenti o colpi di arma da fuoco, sul corpo ritrovato.
    In quanto all’etica, tutto è stato fatto con il massimo impegno e profusione di mezzi e risorse pubbliche da parte degli inquirenti e forze dell’ordine, sicuramente nulla è stato tralasciato nelle indagini e nei riscontri effettuati. Infine ha avuto una degna sepoltura nel cimitero di Anversa.

  18. Exrom…lei può “rigurgitare”tutti i termini più altisonanti che vuole, ma il modo in cui ha esordito nel suo commento la dice lunga sulla sua raffinatezza espressiva…lei può scrivere che un articolo le è piaciuto o meno ma non offendere chi l’ha scritto.

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