Pnrr, nessun progetto per il sistema idrico abruzzese

L’opportunità di porre una toppa al sistema idrico colabrodo abruzzese (secondo quanto stimato da Coldiretti) sembrerebbe svanito. Per i Consorzi di Bonifica abruzzesi, secondo quanto denuncia il Capogruppo del M5S Francesco Taglieri, è sfumata l’occasione di cogliere i finanziamenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

A detta del pentastellato Taglieri, infatti, nella griglia dei 249 progetti presenti nella banca dati Dania (Database Nazionale degli investimenti per l’Irrigazione e l’Ambiente), l’Abruzzo non è presente in nessuno degli elenchi, nemmeno tra i progetti esclusi. Eppure dal sito del Dania sembra che in realtà almeno quattro progetti relativi ai nostri consorzi di bonifica sarebbero stati depositati, ma purtroppo incompleti e mai portati a termine.

Ad andare in fumo è la dotazione finanziaria di 880 milioni prevista per gli investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche. Inoltre, il Pnrr stanziava 520 milioni per il finanziamento di investimenti in infrastrutture irrigue.

“Dove sono i progetti?” – incalza Taglieri – Questo pressapochismo è un lusso che la Giunta regionale di centrodestra non può certo permettersi. E già in clamoroso ritardo sugli impianti irrigui precedentemente finanziati con il Masterplan, vedi impianto del Fucino, perdere anche le risorse per altre realtà consortili è una vera e propria follia. Soprattutto alla luce della carenza di acqua e della grande dispersione che attanaglia l’Abruzzo da anni. Bisogna capire cosa è andato storto e correggere immediatamente il tiro, al fine di aumentare la resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici e ridurre le dispersioni di risorse d’acqua. Per questo è lecito chiedere al centrodestra che è alla guida di regione Abruzzo cosa è stato realmente depositato nella banca dati DANIA, e perché non è stato portato a compimento nessun progetto. E soprattutto, quali iniziative urgenti intende assumere la Regione, di concerto con i Consorzi di Bonifica, le Autorità di bacino preposte e gli Enti locali, per contrastare la carenza di risorsa idrica sul nostro territorio”.