Dal Ministero arriva un assist perfetto al movimento 5 Stelle per affondare il colpo sull’operato della Giunta Regionale in ambito sanitario. Infatti, il verbale del tavolo di monitoraggio ministeriale segnala alla Regione Abruzzo una mancata individuazione del fabbisogno reale di personale e l’eccessivo ricorso alle agenzie interinali per l’assunzione di personale a tempo determinato. Una tirata d’orecchie alla quale si aggiunge anche il tornado di critiche proveniente dal Capogruppo dei grillini, Francesco Taglieri.
“Due delle tante osservazioni presenti nel verbale del 16 Novembre 2022 – commenta Taglieri -, la dicono lunga sulla gestione a firma Centrodestra del personale sanitario. Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia si sono dimostrati incapaci di colmare una cronica carenza di personale che attanaglia tutto il servizio sanitario abruzzese. Non sono stati capaci di farlo attraverso il sistema dei concorsi, e non sono stati capaci di farlo durante la pandemia, nonostante le cospicue risorse economiche destinate alle Asl per l’assunzione di personale. La verità è che senza una attenta e puntuale pianificazione del fabbisogno, è impossibile procedere alle assunzioni a tempo indeterminato o alle stabilizzazioni in modo corretto. Su questo fronte la Regione naviga a vista: i concorsi pubblici, a volte non espletati in maniera corretta, hanno spesso comportato numerosi ricorsi al Tar, per procedure forse a volte troppo approssimative. Così come anche il ricorso eccessivo al lavoro interinale, che per troppo tempo è stato utilizzato come tampone di una situazione cronicamente ammalorata”.
“A completare il caos – prosegue il pentastellato – c’è la mancata volontà dell’Assessore di ascoltare tutti quei professionisti sanitari che lavorano fuori regione, e che rendono disponibili le loro capacità al servizio di Regione Abruzzo. Parliamo di professionisti formati in tutta Italia con importanti competenze acquisite, e che non riescono a tornare “a casa”, perché in questi anni sono stati indetti pochi concorsi per mobilità regionale ed extraregionale, a differenza di quanto previsto negli accordi del nuovo contratto collettivo nazionale che prevede che vengano banditi almeno una volta l’anno. Una situazione caotica che si riversa inevitabilmente sulla qualità del servizio offerto agli utenti, e sulla qualità della vita lavorativa di un intero comparto che, nonostante tutto, lavora ogni giorno con abnegazione per colmare le carenze di chi dovrebbe garantire, al contrario, sicurezza e tranquillità a chi si prende cura dei nostri pazienti. Si continua solo a fare propaganda sulla costruzione di nuovi Ospedali, di nuove Case della Salute, sul potenziamento dell’assistenza sui territori ecc, forse per distogliere l’attenzione da quelle che sono le reali problematiche che attanagliano la sanità a livello regionale”.
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