Emergenza pediatri, interpellanza della Scoccia

Un’interpellanza “per conoscere quali atti politici, amministrativi e gestionali la giunta intenda tempestivamente adottare al fine di permettere ai genitori dei piccoli pazienti che risiedono in Valle Peligna di poter scegliere un pediatra di libera scelta” è stata presentata oggi dalla consigliera regionale Marianna Scoccia.

L’emergenza pediatri, infatti, si è manifestata in tutta la sua gravità sul territorio peligno dopo il pensionamento l’altro ieri del dottor Giuseppe Brandolino che operava a Pratola Peligna, e quello, meno di due settimane fa, di Giuseppe Cercone, che copriva le zone di Sulmona e della Valle del Sagittario.

Di fatto circa 1400 ragazzi sono rimasti senza un medico e tra questi circa 600 sotto i 6 anni di età e per questo obbligati ad essere seguiti da uno specialista per l’infanzia.

Il vuoto del servizio di assistenza, che vede oggi operare per tutta la Valle Peligna-Valle Subequana e Valle del Sagittario due soli pediatri, a cui si aggiunge una pediatra a Castel di Sangro per coprire quella zona, è stato tamponato con una presenza bisettimanale della pediatra di Castel di Sangro. Un espediente che non è evidentemente sufficiente a coprire una domanda che già prima dei pensionamenti era in affanno.

“Il Centro Abruzzo è costretto a fare i conti con un’offerta sanitaria sempre meno competitiva ed in linea con la richiesta dei cittadini, non solo le promesse elettorali sono rimaste tali ma abbiamo assistito al totale disinteresse verso il nostro territorio – denuncia la Scoccia -. Una mancanza di programmazione che ancora una volta crea profondo disagio alle famiglie del Centro Abruzzo che, nonostante sia in vigore l’obbligo per i bambini fino all’età di 6 anni di iscrizione ad un pediatra di libera scelta, si vedono private della prima figura di raccordo tra i piccoli pazienti ed il SSN”.

2 Commenti su "Emergenza pediatri, interpellanza della Scoccia"

  1. Bla bla bla, ma quale interpello, bisogna agire direttamente nelle aule di giustizia. La ASL non è venuta a conoscenza ora del pensionamento ma bensì da mesi.

  2. Come quale bla bla bla?
    Il bla bla bla è alla base del saper far comunicazione con i propri elettori e tali azioni solitamente sono messe in atto quanto l’emergenza (spesso anche costruita ad arte) non è più gestibile, per dargli più “PESO ED ESALTAZIONE POLITICA” più per proprio tornaconto che per gli altri, e infatti poteva farla prima l’interpellanza, o trovarsi le carte più che chiederle, ma il tutto è orchestrato affinché gli altri abbocchino… e tanti finora hanno abboccato all’amo della “illusoria speranza” e non per tutti per la verità!

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