Oltre 5700 imprese e 18mila occupati a rischio solo nelle province dell’Aquila e di Chieti: l’ultimo decreto del governo Meloni sul superbonus minaccia l’economia della regione Abruzzo da vicino. A lanciare il grido d’allarme è questa volta la Confartigianato che chiede l’immediato interessamento dei parlamentari abruzzesi.
In Abruzzo il comparto delle costruzioni conta oltre 11.100 imprese, di cui circa settemila artigiane, per un totale di addetti che supera le 34mila unità: un settore a dir poco disorientato che tra il 2020 e il 2022 ha visto modificare ben 224 volte le normative sul superbonus che pure aveva prodotto una ripartenza del settore.
“Cittadini e imprenditori sono così rimasti intrappolati in una vera e propria ragnatela burocratica – spiega Alberto De Cesare, vicepresidente di Confartigianato Chieti-L’Aquila -. Un’esperienza culminata con il blocco dei crediti nei cassetti fiscali degli imprenditori, che ora mette a rischio centinaia di posti di lavoro sul territorio, e l’incertezza sulla sorte degli incentivi. L’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare può essere una grande opportunità per il Paese, ma non deve trasformarsi in vessazione per cittadini ed imprese. La strada realmente efficace consiste nel progettare una vera e propria strategia strutturale di lungo termine che scandisca l’impiego di risorse pubbliche aggiuntive. In questo modo potremo ottenere un ritorno positivo in termini di crescita del Pil e orientare le scelte dei cittadini sulla qualità e l’efficienza energetica delle abitazioni”.
Questi sono i cialtroni che avete votato ! Il Superbonus ha sicuramente delle criticità, ma andava rettificato, corretto, non azzerato. Sarebbe interessante capire come credono di risanare l’enorme patrimonio edilizio vetusto di questo Paese disgraziato … ma noi agiamo solo a danno fatto! Terremoti, dissesti e giù a pagare ! Il terremoto aquilano è una voragine nei conti statali…una storia infinita, ma noi non agiamo in modo preventivo! Mai!