Prosegue lo stato di agitazione della Polizia Penitenziaria abruzzese, scaturito dalla situazione lacunosa in cui versano le case circondariali regionali e la loro gestione. Il personale è ormai ridotto all’osso, e sempre più spesso si reiterano i casi di aggressione all’interno delle carceri. Il tempo a disposizione per trovare la quadra (che consisterebbe in nuove assunzioni, per evitare anche le turnazioni massacranti) è sempre meno.
La sigle sindacali di riferimento (SAPPE, OSAPP, UIL PA/PP, USPP, FNS CISL e FP CGIL) hanno incontrato sia il Capo di Gabinetto del Prefetto dell’Aquila (Sergio Di Iorio), sia il Prefetto della Provincia di Chieti (Mario Della Cioppa). L’obiettivo è smuovere i vertici politici, affinché si attui un piano gestionale migliore per le case di reclusioni abruzzesi.
La sigle sindacali hanno chiesto a Di Iorio e Della Cioppa di frasi portavoce delle loro istanze: dalla revisione delle piante organiche fino a una politica gestionale in grado di disinnescare i pericoli dei supercarceri di Sulmona e L’Aquila. Quest’ultimo è particolarmente attenzionato, per via della detenzione dell’ex superlatitante Matteo Messina Denaro.
E’ stato richiesto, inoltre, di ridurre i così detti “detenuti psichiatrici”, o quantomeno aumentare la presenza di professionisti del settore per gestire i casi più gravi. Infine, c’è il tema dello scorrimento graduatorie che, se attuato, riporterebbe nelle carceri abruzzesi il numero adeguato di guardie di Polizia Penitenziaria.
“Le OO.SS. – si legge nella nota – si dichiarano soddisfatte dell’esito dell’incontro, il Dott. Di Iorio per L’Aquila e Sua Eccellenza Il Prefetto di Chieti si sono detti attenti al problema della Polizia Penitenziaria e vigili sulle criticità segnalate ci ha entrambi assicurato un diretto interessamento degli organi di governo competenti, che si concretizzerà con una puntuale segnalazione di quanto emerso durante l’incontro”.
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