Nuova legge sull’urbanistica, la Scoccia chiede confronto con i tecnici: “Ascoltiamo il territorio”

L’Abruzzo cambierà a breve volto con l’approvazione della nuova legge sull’urbanistica che abrogherà il testo che vige dal 1983. La delibera per la proposta di legge è stata approva lo scorso gennaio, e l’iter inizierà a breve. La Regione ha già chiamato all’ordine i tecnici per avere pareri in merito su una norma che l’Abruzzo attendeva da 40 anni. Le villette in periferia, come già spiegato nell’intervista a Salvatore Di Bacco, cesseranno di esistere e si punterà forte sul riuso dei fabbricati già esistenti.

Una legge che punta a non far spostare la volumetria oltre i confini del centro urbano, come richiede la stessa Unione Europea. Un modo per tutelare l’ambiente, che in una regione come quella abruzzese recita un ruolo di primaria importanza.

“L’Abruzzo si doterà di uno strumento che cambierà l’approccio in tema di urbanistica – commenta la sindaca di Prezza, nonché consigliera regionale, Marianna Scoccia – e consumo di suolo, avvicinandosi a quanto richiesto dalla Comunità Europea. Ritengo che sia compito di noi amministratori porre l’attenzione su questi temi così come ritengo che sebbene questa Legge rappresenti un buon punto di partenza sia ancora perfettibile”.

“Prima che questo provvedimento cominci l’iter di approvazione nella competente Commissione Consiliare – prosegue la Scoccia ho ritenuto indispensabile, vista l’importanza di questo pdl, coinvolgere gli Ordini Professionali, i tecnici comunali e i professionisti del territorio in un tavolo di lavoro attorno al quale elaborare proposte volte a perfezionare la Legge. Nel primo incontro, tenutosi venerdì 10 febbraio a Prezza, ho raccolto le prime impressioni fornite dagli “addetti ai lavori” su una Legge che l’Abruzzo attendeva ormai da anni, che avrà un forte impatto non solo nel campo dell’urbanistica ma anche per l’edilizia e l’economia della nostra Regione”.

“C è bisogno di condivisione del territorio attraverso l’ascolto dei cittadini, dei professionisti, delle imprese, degli imprenditori, degli agricoltori, degli allevatori dei commercianti, delle forze politiche. Si deve iniziare “ascoltando”. E ‘ in questo modo che si progetta e si pianifica una nuova norma sul territorio”.

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