Economia, Abruzzo in chiaroscuro: cresce il Pil, ma anche l’inflazione

Cresce il Pil, ma anche l’inflazione: è un ritratto in chiaroscuro quello che fa Confartigianato Abruzzo sull’economia della regione. Nell’avvio del 2023, infatti, l’Abruzzo ha fatto registrare un aumento del prodotto interno lordo dell’1,1%, rispetto allo 0,4% della media italiana. Dato che fa esultare il consigliere regionale Mauro Febbo, che ne dà il merito alle politiche regionali contro i “profeti di sventura”.

A leggerli tutti, però, i dati dell’economia regionale hanno anche punti di preoccupazione e sono in particolare quelli sull’inflazione che pone l’Abruzzo sopra la media nazionale con un aumento dell’1,9% in confronto con i dati pre Covid del 2019.

La crescita dei prezzi al consumo presenta oggi una intensità mai vista dalla nascita dell’euro, contribuendo notevolmente al raffreddamento della ripresa. Secondo i dati Istat, l’inflazione cresce dell’11,8% e la media nazionale viene superata in otto regioni, tra le quali rientra l’Abruzzo che, con un aumento del 12,9%, si colloca al quarto posto per livelli di inflazione.
    L’analisi dei dati da parte dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese ha evidenziato la correlazione tra inflazione e dinamica dei prezzi dell’energia: di fatti i prezzi al consumo di elettricità, gas e altri combustibili – voce di spesa che non comprende i carburanti per il trasporto – sono raddoppiati, segnando a novembre un aumento del 130,1%. Sono undici le regioni che superano la media nazionale e, ancora una volta, è presente l’Abruzzo, al terzo posto, con un aumento del 142,4%.

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