Sanità, pochi servizi e costi alle stelle. Paolucci: “Siamo andati indietro di 10 anni”

Deficit strutturale della sanità e costi incompatibili con la sostenibilità del servizio. E’ quanto riportato dalla relazione svolta dalla Corte dei Conti sullo stato finanziario della sanità abruzzese. Una bocciatura che viene presa al balzo da Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Consiglio regionale, per attaccare nuovamente la giunta guidata da Marco Marsilio.

“Dalla Relazione della Corte dei conti sullo stato finanziario del servizio sanitario regionale – spiega Paolucci – emerge con nettezza ciò che lamentiamo da mesi: il deficit della sanità è strutturale e i costi non sono compatibili con la sostenibilità del servizio, questo a prescindere dalla gestione dell’emergenza covid. Nei fatti succede ciò che abbiamo più volte denunciato in questi mesi: senza programmazione ci sono minori servizi, costi alle stelle, pazienti in fuga e investimenti fermi”.

“Nonostante la mole delle risorse che ha avuto a disposizione a fronte della pandemia, il Governo regionale in questi quattro anni non ha programmato nulla – incalza Paolucci – e in assenza di atti e provvedimenti, non solo i servizi sono diminuiti in modo considerevole, ma sono lievitati tutti i costi e gli abruzzesi sono costretti ad andarsi a curare fuori, anche a causa delle lunghe attese delle prestazioni, anche quelle oncologiche. Mentre ciò accade, centinaia di milioni di euro per la rete ospedaliera restano fermi. Questa è la sanità abruzzese dopo quattro anni di centrodestra, un salto indietro di almeno dieci anni che la comunità non merita”.

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