
Tre giornate dedicate a Carlo Tresca, anarchico, giornalista e sindacalista nonché fondatore storico del Germe. Tre giornate che coincidono con l’80esimo anniversario della sua uccisione, avvenuta sulla Fifth Avenue, nel cuore di Manhattan, per mano, probabilmente, di Carmine Galante su ordine di Vito Genovese. Fascisti, mafiosi. Mafiosi fascisti. Loro spensero tragicamente la vita di uno dei cittadini più importanti di Sulmona nella storia contemporanea.
Mercoledì 11 gennaio, nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, verrà tenuta una conferenza stampa alle ore 11:00 dal Centro Studi e Ricerche “Carlo Tresca”. Successivamente, alle ore 16:00, verrà deposto un mazzo di garofani rossi ai piedi del busto di Carlo Tresca, presente nella Villa Comunale.
Lunedì 23 gennaio, presso la sala cinematografia del cinema Pacifico, alle ore 17:30 verrà proiettato in anteprima il documentario “L’uomo più buono del mondo. La leggenda di Carlo Tresca”. Un lavoro curato da Angelo Figorilli e Francesco Paolucci. Sarà presente anche lo scrittore Maurizio Maggiani.
Dalla pellicola al libro. L’8 febbraio, infatti, nell’aula consiliare del Comune di Sulmona sarà presentata la prima edizione italiana del testo “Carlo Tresca. Ritratto di un ribelle”, edito da Anicia e curato da Nunzio Pernicone. Interverranno, oltre al sindaco Gianfranco Di Piero, anche Vittorio De Petris, del Centro Studi e Ricerche; Pasquale Iuso, docente dell’Università di Teramo, e Francesco Susi, Professore Emerito dell’Università di Roma Tre.
È significativo (per chi sa le cose) come in un altro giornale sulmonese ci sia sulla schermata un articolo su “Natale del 1942 in Russia, documentario sugli alpini” e poi Gennaio 1943 ricordo su Carlo Tresca. È facile comprendere come la Conferenza di Casablanca è del 14 Gennaio 1943, dove dovevano soltanto certificare che l’Italia con le sue sconfitte (ultima gli alpini in Russia) aveva perso e sarebbe passata sotto sotto il blocco americano, QUINDI UN CARLO TRESCA ANTIMUSSOLINI NON SERVIVA PIÙ. Perció quello che ancora rimane da sapere è se è stato venduto all’OVRA che lo ha fatto abbattere dalla Mafia, e se quindi l’OVRA e l’OSS si trattavano già da prima nonostante gli stati fossero tra di loro in guerra.
Carlo Tresca potrebbe essere il primo del nuovo corso democratico, che speriamo finito.Un fosco intreccio tra mafie, istituzioni politiche e servizi di varie nazioni,da lui inaugurato,e poi,da Vito Genovese in poi proseguito con Salvatore Giuliano e sino a tutti gli ininterrotti altri omicidi e stragi di stato di cui ancora oggi si discute per oscurità dei veri esecutori , dei veri mandanti e per quali veri interessi.