Approderà nelle commissioni permanenti Bilancio e Affari Costituzionali la prossima settimana, l’emendamento al Decreto Milleproroghe per la salvaguardia dei quattro tribunali abruzzesi non capoluogo di provincia. Un’operazione che era stata condivisa e annunciata con i rappresentanti del governo e con lo stesso ministro Nordio che i rappresentanti istituzionali dei quattro territori coinvolti (Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto), avevano incontrato lo scorso 20 dicembre.
L’emendamento prevede una proroga di tre anni alla chiusura fissata a dicembre 2023 e la riapertura delle piante organiche, con la prospettiva e l’impegno, nel frattempo, di dare risposte definitive alla riorganizzazione della geografia giudiziaria, anche sulla scorta di una valutazione ormai consolidata degli effetti della riforma del 2012, a cui finora, grazie alle proroghe, i quattro tribunali minori abruzzesi si sono sottratti.
L’emendamento è stato presentato dai due parlamentari di maggioranza Liris e Sigismondi e questo lascia ben sperare sull’accoglimento dello stesso, come d’altronde condiviso un po’ da tutte le forze politiche.
“Sono certo che, in fase di esame – commenta Liris -, la ratio della nostra istanza troverà unanimi le volontà politico-istituzionali”.
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