Non si è fatta attendere la replica di Daniele D’Amario, assessore regionale allo Sviluppo economico, alle critiche mosse da associazioni, imprese e sindacati in merito alla manovra di bilancio approvata a fine anno.
“Mentre la Giunta regionale mette a bando più di 12 milioni di euro con sovvenzioni a fondo perduto dell’80% dedicato alle Pmi artigiane abruzzesi, le associazioni protestano – afferma l’assessore -. La cosa che sconvolge è che a capo delle sigle che protestano vi sono proprio le associazioni datoriali del mondo artigiano che chiedono di dare a prestito le somme che la Giunta Marsilio concede a fondo perduto. È evidente che vi è uno scollamento profondo tra le associazioni datoriali e il mondo produttivo reale che invece ha reagito con entusiasmo al bando emesso, cosa che non si vedeva in Abruzzo ormai da decenni. Sorprende inoltre la posizione polemica delle sigle sindacali di fronte ai 5 milioni stanziati in bilancio destinati alle famiglie meno abbienti per far fronte all’emergenza energetica”.
“Ancor di più sorprendono le posizioni delle associazioni datoriali – prosegue D’Amario – che hanno un ruolo di gestione dei Confidi alla luce della decisione della Giunta regionale che con le delibere n. 873 e 875 del 28 dicembre 2022 ha prorogato per la terza volta i termini per la gestione dei fondi a loro assegnati dal 2019 per circa 10 milioni di euro, che non sono ancora in grado di rendicontare e quindi di far pervenire al mondo produttivo abruzzese perché evidentemente più impegnate a fare polemiche sterili e di parte. È evidente che rispediamo al mittente le polemiche strumentali di alcune sigle datoriali e sindacali e rimaniamo al fianco del mondo produttivo reale”.
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