Un aumento di circa il 25% sul prezzo attuale, anche se un primo aggiornamento della tariffa di circa il 10% ci sarà da subito, a partire cioè da lunedì prossimo quando si tornerà a scuola.
Di fatto la refezione scolastica a Sulmona a partire dal prossimo anno peserà per circa duecento euro in più l’anno a figlio: un salasso che peserà non poco sulle famiglie, già in ritardo quest’anno con il pagamento degli arretrati.
Nello specifico dal prossimo 9 gennaio il costo di un pasto, a causa dell’adeguamento Istat, passerà, per la fascia senza agevolazioni Isee, da 4,68 euro a 5,02 euro.
Ad ottobre, però, la musica cambierà nuovamente, perché a base della gara, che il Comune farà nei prossimi mesi, la tariffa base (sempre senza agevolazioni Isee, ovvero di fascia dieci), sarà di 5,80 euro a pasto, ovvero 1,20 euro in più per ticket.
L’aumento è dovuto, fanno sapere dal Comune, anche e soprattutto dalla qualità maggiore che viene richiesta nella gara ad evidenza pubblica il cui vincitore gestirà il servizio per quattro anni, prorogabili per altri due. Nel capitolato, infatti, tra le altre cose è inserita una richiesta più stringente e premiante per l’uso di prodotti biologici e a chilometro zero.
Il contratto con gli attuali gestori, ovvero la Coselp e la Ep, che si sono aggiudicati nel 2019 la gara in Ati, scadrà il 7 gennaio (con il recupero dei mesi di interruzione dovuti al Covid), ma il Comune concederà comunque una proroga tecnica fino a maggio per concludere l’anno scolastico in corso.
Ad ottobre, invece, dovrebbe entrare il nuovo gestore, colui cioè che si aggiudicherà la gara ad evidenza pubblica dal valore di 2 milioni e 240mila euro per quattro anni (rinnovabile per altri due anni), con una media approssimativa di 90mila pasti da erogare ogni anno, ovvero per otto mesi l’anno.
Sarà anche questa una gara “verde”, nella quale cioè sono previsti paletti precisi e premianti per il rispetto dell’ambiente: dall’uso di auto elettriche per la consegna, fino alla riduzione di imballaggi.
Due rientri a settimana, per non fare lezione il sabato….
Soluzione?!? Lezioni ANCHE al SABATO e monte ore coperto, con buona pace della mensa scolastica, poiché sicuro aumenta solo il costo ma non la qualità del vitto, per non parlare che non cucina Niko Romito…
Dimmi dove mangi per 5 euro che ci vado pure io
Prodotti a chilometro zero, consegna con mezzo elettrico, ecc., tutte condizioni che fanno lievitare il prezzo del pasto senza incidere sulla qualità e che a noi genitori poco interessano. Molto meglio una gara standard senza tanti fronzoli in cui si potrbbe spuntare un prezzo migliore. Si vede che non pagate voi!
Prodotti a km zero…. Quindi anche carne di animali allevati in valle peligna / alto sangro? E la pasta? Anch’essa a km zero?