Aeroporto d’Abruzzo, appaltati i lavori per l’allungamento della pista

Se ci se la farà entro il 2023, ovvero l’anno delle radici, quello del ritorno degli emigranti italiani, non si sa; ma di certo nel 2023, promette il presidente della Regione, Marco Marsilio, la Saga potrà procedere all’apertura del cantiere.

Il progetto, aggiudicato l’altro giorno dall’Aric, prevede l’allungamento della pista di atterraggio dell’aeroporto d’Abruzzo. Quella lingua d’asfalto mancante, cioè, che oggi non permette ai voli intercontinentali e in generale ai mezzi più grandi di atterrare in sicurezza al Liberi di Pescara.

Una spesa di 5,3 milioni di euro che permetterà insomma all’aeroporto d’Abruzzo di entrare a pieno titolo tra quelli internazionali, favorendo così voli diretti intercontinentali, tra cui quelli con l’Australia e con le Americhe, dove vivono migliaia di persone di origine abruzzese.

“Era da più di vent’anni che in Abruzzo non si riusciva a raggiungere questo risultato – commenta Marsilio -. Abbiamo lavorato duramente per tre anni con tutti gli enti statali, dai ministeri all’Enac, all’Enav, interloquendo con decine di soggetti locali per allineare i pareri e realizzare un progetto compatibile con la normativa. Abbiamo quindi disincagliato dalle secche della burocrazia in cui era incastrata questa procedura.

 Aric ha affidato anche un importante lotto di lavori relativo all’area cargo dell’Aeroporto. Nelle settimane precedenti aveva affidato anche altri progetti che portano verso il completamento degli investimenti pubblici per l’aeroporto a cura di Saga. “Ringrazio il presidente Catone – conclude il presidente della Regione – per il grande sforzo amministrativo messo in campo per raggiungere gli obiettivi prima della scadenza del 31 dicembre, evitando la perdita dei finanziamenti. Insieme alla pista questo complesso di opere sarà decisivo per il potenziamento e l’ammodernamento del nostro aeroporto”.