
Le celebrazioni del Natale, festività religiosa legata al culto cristiano, sono più vicine alle feste nell’antica Roma piuttosto che alla radice cattolica. A parlarne saranno gli archeologi Simona Balassone e Antonio Merola, il prossimo 23 dicembre alle ore 17:30, presso la saletta multimediale del Palazzo SS. Annunziata di Sulmona.
Una data non casuale, visto che l’antico rito dei Saturnali si concludeva proprio il 23 dicembre, dopo aver preso il via il 17 dello stesso mese. Una settimana, circa, in cui gli antichi si scambiavano doni e biglietti di auguri, come testimoniano gli Xenia e gli Apophoreta di Marziale. Un periodo di vero svago, dove anche contadini e schiavi fermavano il lavoro nei campi per celebrare il dio Saturno.
Grandi banchetti venivano organizzati. Così come al giorno d’oggi vengono organizzati il cenone nella sera del 24 dicembre e il pranzo nel giorno del Natale. Il 25 dicembre del calendario Giuliano (ovvero il 22 dicembre di quello Gregoriano), inoltre, gli antichi romani celebravano la festa del Natalis Solis Invicti, associata alla rinascita di Apollo (e del Sole) dopo il periodo più oscuro dell’anno. Da questa festa prese spunto l’idea del 25 dicembre come data di nascita di Gesù che, infatti, nessuna fonte storica ci consegna ufficialmente come vero dies natalis del messia cristiano.
Tanti punti di contatto tra i riti pagani di duemila anni fa e quelli cristiani contemporanei, che verranno approfonditi il prossimo venerdì 23 dicembre in “Io Saturnalia”.
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