Ripensare il centrosinistra e battere le destre, “Che Fare!” espone il suo programma a Sulmona

Non una guerra interna, bensì un tentativo di riunire chi cerca un posto nel centrosinistra, che non sia né all’interno del campo largo né tantomeno nel Partito Democratico. Questa è la mission del movimento “Che Fare!”, autoconvocatosi questo pomeriggio presso l’Hotel Meeting Santacroce di Sulmona. Un’assemblea pubblica, spontanea, del centrosinistra provinciale con un rappresentante per ognuno dei tre macroterritori della Provincia; ognuno con le proprie istanze ma con l’obiettivo comune di contrastare l’avanzata delle destre.

In particolare, per la Valle Peligna si è fatta promotrice Teresa Nannarone, consigliere comunale di maggioranza, con alle spalle un passato di militanza tra i dem bruscamente interrotto lo scorso agosto , anche per riportare equilibrio all’interno dell’Amministrazione sulmonese. “In attesa di capire cosa vorranno fare le altre forze politiche di sinistra – spiega la Nannarone – noi ci siamo riorganizzati. Questo non significa non voler più dialogare con il Pd e altri esponenti della nostra area, anzi. Certo, l’avanzata delle destre preoccupa, sia livello territoriale e sia a livello nazionale. Con i numeri che ha l’Abruzzo le prossime elezioni regionali potrebbero riconsegnare alla regione un presidente di centrodestra. Bisognerà tentare di contrastare questa eventualità”.

Un centrosinistra alla ricerca della propria identità, che non vuol creare alcuna polveriera all’interno del proprio campo, come specificato da Alfonsino Scamolla, rappresentante del territorio marsicano. “Tengo a specificare che l’avversario rimane la destra – sottolinea Scamolla -. Non vogliamo creare frizioni con chi si riconosce negli ideali di sinistra. Abbiamo creato una piattaforma nuova, per tornare a fare vera politica; anche perché se si fanno degli errori bisogna fermarsi un attimo, riflettere e tirare le somme per capire dove si è sbagliato”.

Insomma, il centrosinistra tenta di rimettere assieme i cocci. Cerca di tornare ad essere unito, viste le spaccature interne, specie quelle nella corsa alla fascia tricolore all’Aquila, con i democratici sfaldati che hanno lasciato strada libera a Pierluigi Biondi per il secondo mandato consecutivo. “Dobbiamo essere uniti – evidenzia Silvano Cappelli, in rappresentanza del territorio aquilano -. Solo così si potrà mettere su un progetto serio per i prossimi appuntamenti elettorali”.

15 Commenti su "Ripensare il centrosinistra e battere le destre, “Che Fare!” espone il suo programma a Sulmona"

  1. stetv alla cas

  2. Eeeee a settembr avemm vutate, mo se ne riparl tra 5 anni

  3. Una rifondazione della sinistra tutta incentrata sul “battere le destre”, “bloccare l’avanzata delle destre”, impedire il “ritorno del presidente di centro-destra”,contrastare il “nemico di destra”.
    Ma mi chiedo parlate di COSE di sinistra o di occupazione di poltrone? Questi ragionamenti perché non si sono portati avanti quando la “sINISTRA” era al governo della Regione, ma era sINISTRA quella che si è vista in questi anni? Si è fatto qualcosa di sINISTRA?
    I pensieri vi assillano solo quando siete appiedati e temete per il futuro?
    Il PD, ha già il futuro segnato con o segna Bonaccioni, ma voi siete partiti con lo stesso piede sbagliato.
    L’unica speranza è che la dESTRA faccia di peggio e in chiave nazionale già lo sta dimostrando, vedi il ripensamento sul RDC.
    Ma fortunatamente per voI di dESTRA e sINISTRA siete in italiA.

    • Questo è stato solo il primo di una serie di incontri dove si discuteranno in maniera più programmatica e più approfondita i temi, i tanti temi, discussi questa sera.

      • Sarà anche, ma per “la prima” avrei esordito con l’esporre qualcosa delle fondamenta della SINISTRA… e invece!

  4. Sinistra fuori controllo | 19 Novembre 2022 at 21:40 | Rispondi

    Da :stev alla cas..a inutili politici !!!!cambiate mentalità..così avete rovinato la sinistra ,quella vera..

  5. L’idiolozia! Jetv a reponn

  6. Ing. Carlo Maria Speranza | 19 Novembre 2022 at 22:07 | Rispondi

    Ma prima deve essere fondato il gruppo “Che Pensare!”, poi, se ci fosse qualche pensiero, fondare “Che Dire”,infine, se si riuscirà a dire, fondate “Che Fare”….

  7. L’unico commento illuminato, nonché ironico, è del mio “compagno” Carlo Maria.

  8. Cari tutti,
    Cara Teresa,
    una tristezza infinita. Nulla di nuovo, di vivo, di passionale, di programmatico.
    Una nenia antica da vecchio gruppo del PCI fatta di enfasi, moralismi, ribattute e poco altro.
    Un incontro che sapeva di stantio privo di visione e di argomenti e tematiche di sinistra.
    Interventi di piccola sezione con petti gonfi, molto gonfi dalle certezze degli oratori sicuri di stare a portare luce e verità.
    Un tentativo certo, è stato un tentativo per parlare ed incontrarsi ma nulla più.
    Mi spiace Teresa ma può essere, per te che ne sei stata la promotrice, una grande opportunità di riflessione e di umiltà.

  9. il motto in pratica ci fa capire che non sanno cosa fare? se è questo l’avevamo capito in molti. però va dato atto che almeno si riformano sempre e mantengono sempre viva la fiammella. almeno mi sembra gente onesta per cui fa piacere che si riuniscono senza rompere le scatole.

  10. Ma porre il tema “Che Fare !” con il punto esclamativo, è corretto? Se ci fosse stato il punto interrogativo avrebbe avuto il senso dell’interrogare ed interrogarsi, ma metterci il punto esclamativo….fa pensare quasi a un errore. Potreste spiegare?

  11. luciano mininni | 20 Novembre 2022 at 19:43 | Rispondi

    Secondo me vi dovete prendere almeno un anno sabbatico, sparire dalle scene così forse la gente dimentica….e poi se avete sostituito tutti i “dinosauri” con giovani volenterosi potreste pensare di ricominciare a farvi vedere in giro

  12. pienamente d’accordo con nessuno: stetv alla cas

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