Il binario giusto

A prescindere da cosa deciderà dopodomani la commissione per la prima selezione alla candidatura di Città italiana della Cultura 2025, Sulmona può vantare già il suo “impero”. Perché capitale del turismo ferroviario si può già definire, anzi è stata già definita, ieri, da uno che la materia la mastica: il direttore della Fondazione Fs, Luigi Cantamessa, ha fatto il suo endorsement alla città di Ovidio senza troppe remore. “Sulmona già capitale del turismo ferroviario – ha detto dal palco del Caniglia – può vantare arte, poesia, enogastronomia, ambiente. E’ il turismo del futuro, come lo è il treno e Sulmona è città dove ognuno ha un ferroviere in casa”.

Così come sulla strada ferrata Sulmona conobbe agli inizi del Novecento la sua centralità strategica che gli diede ricchezza e lavoro, oggi su quel binario, che poco più di dieci anni fa si doveva tagliare perché secco, è rinata un’economia turistica dai numeri impressionanti e in continua crescita.

Il 2022, anzi, ha fatto registrare il record delle 40mila presenze che, ha spiegato Cantamessa, triplicano gli incassi rispetto alla spesa: “A breve renderò noto uno studio commissionato alla Bocconi di Milano – ha detto il direttore all’assessore regionale D’Amario – che dimostra che per ogni euro investito sul treno storico, se ne incassano 3 sul territorio. Basterebbe che gli enti pubblici investissero un po’ su questo progetto per moltiplicare ulteriormente i benefici per l’economia dell’Abruzzo interno”. Insomma, altro che Napoli Calcio: “Questo è il petrolio verde del futuro – come ha detto Paolo Barletta, Ceo di Arsenale, società che i treni li costruisce – che nessuno può scippare a questo territorio, perché si compone delle bellezze naturali, di una delle più grandi opere di ingegneria ferroviaria al mondo e delle ricchezze enograstronomiche e storiche della comunità che lo vive”. Il treno dei Parchi è insomma, per dirla con le parole di Claudio Colaizzo, tour operator che dieci anni fa lanciò la sfida con l’associazione Le Rotaie, “una destinazione umana, prima che turistica”.

E gli investimenti, per la città dove oggi, in un normale giorno di metà novembre è difficile trovare un posto a dormire, proprio per la presenza dei viaggiatori del treno dei Parchi, non si fermano.

“Nel 2023 per Sulmona, partendo da Roma, transiteranno 55 Orient Express La Dolce vita – ha aggiunto Barletta -: 12 carrozze, 31 cabine, docce, ristorante, lounge bar, musica dal vivo. Sarà un’esperienza turistica eccezionale che si integrerà appieno e farà sistema con la proposta turistica del territorio. Un turismo esperenziale che siamo convinti riuscirà ad intercettare anche i viaggiatori dall’estero e sancirà la ferrovia dei Parchi come eccellenza assoluta nel panorama del turismo ferroviario”.

Il viaggio è stato lungo e faticoso: dieci anni e più nei quali non sono mancati momenti di scoramento, dove si è dovuto lavorare molto sugli operatori del settore per far comprendere la potenzialità dell’offerta e dove si è dovuto “mettere carbone in caldaia” a proprie spese e senza l’aiuto di finanziamenti pubblici. Un esempio di resilienza e rilancio che sembra un testo di ispirazione del Pnrr sul quale, ora, il treno dei Parchi è in perfetto orario.

Altri investimenti sono insomma in arrivo, fanno capire da Fondazione Fs. Il binario è quello giusto.

4 Commenti su "Il binario giusto"

  1. Ed ora che dal ramo secco è rinato un inaspettato verde getto, unicamente e amorevolmente curato dalla caparbietà di persone che protestarono per la chiusura della ferrovia, è forse giunto il segnale per riaprire al traffico la rinata in linea? Torneranno perché ahimè scomparsi come la tratta i ferrovieri oltre che in ogni casa anche in stazione? Vi sarà la RiFondazione della centralità dello scalo ferroviario? Investimenti pronti sul binario della ripartenza?
    Lo promettete voi?

  2. Perché non ripristinare anche un collegamento giornaliero sulmona carpinone per consentire di raggiungere Napoli con il treno.

    • Per andare a Napoli si deve sfondare 27 km da Anversa a Balsorano e ricollegarsi con la TAV a Roccasecca. Così da Pescara e da Sulmona si va a Roma e a Napoli in meno di un ora… QUESTO È IL FUTURO ALTRO CHE LA PUERILE BRETELLA A SANTA RUFINA PER ANDARE CON DIRETTO CIUF CIUF DA PESCARA AD AQUILA.

  3. L’importanza di una città si vede anche dalla sua stazione ferroviaria. Se a suo tempo fosse stata fatta vera giustizia Sulmona ed il suo comprensorio avrebbero l’autonomia amministrativa. La città è un capoluogo naturale. La posizione baricentrica all ‘interno della regione, l’importanza del suo snodo ferroviario unitamente alla storia millenaria unica in Abruzzo e alla bellezza dei suoi monumenti la rendono meritevole di un trattamento diverso da parte delle istituzioni.
    Si riprenda con coraggio e convinzione la battaglia per la provincia SU. Il nuovo governo sembra ben disposto a riprendere il discorso sulle autonomie locali.
    Togliamoci L’Aquila dai coglioni.

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