Una conferenza stampa in fotocopia, con gli stessi annunci a distanza di un anno: quello, positivo, di una nuova edizione della campagna informativa “Io non rischio” e l’altro, che positivo certo non può definirsi, dell’avvio delle procedure per la rivisitazione e l’aggiornamento del Piano di protezione civile. Quello che lo scorso anno, disse l’amministrazione comunale, sarebbe stato aggiornato nel giro di un paio di mesi. Avrebbe dovuto.
Vista la latitanza di interventi, sarà così meglio informarsi bene su come comportarsi in caso di sisma o calamità. Si potrà farlo domenica grazie alla campagna di sensibilizzazione portata avanti dalla Protezione civile di Sulmona e il Comune. Un appuntamento presentato stamane a palazzo San Francesco, per offrire linee guida, informazioni e nella pratica comportamenti da adottare nel caso di sisma: i volontari saranno presenti in 30 unità domenica 15 ottobre a piazza XX settembre dalle 9,00 alle 20,00 dove si ripercorrerà la storia dei terremoti in Valle Peligna attraverso opuscoli informativi, la linea del tempo, attività e giochi e con la novità quest’anno di imparare come si prepara un safety bag (cioè un bagaglio di emergenza) e come si accede ai bonus per la ricostruzione.
Sull’aggiornamento del piano di protezione civile invece tutto resta fermo, così come un anno fa. Il sindaco rassicura che entro fine autunno si metterà mano alla cosa (ma lo aveva promesso anche lo scorso anno) per un piano che in realtà è fermo al 2009, anche se dovrebbe essere aggiornato ogni sei mesi. I volontari assicurano però che le norme e le linee adottate quest’anno sono state all’altezza: c’è stata una buona gestione delle emergenze, ma a mancare resta l’atto. Ritardi di natura amministrativa specifica il sindaco, che fa sapere come nel frattempo comunque siano stati raccolti materiali e relative documentazioni.
Così come è rimasto al via anche la micro zonizzazione 3 e soprattutto l’ambizioso progetto dell’Ingv che lo scorso anno aveva annunciato e siglato con il Comune una convenzione per la realizzazione di una stazione di monitoraggio da diverse centinaia di migliaia di euro. Un progetto che resta negli intenti dell’amministrazione, ma per il quale mancano risorse che si spera di far partorire da Casa Italia, altro grande progetto rimasto in congelatore e per il quale non ci sono ancora notizie. “Siamo in attesa della convocazione del governo” ha detto il sindaco Casini. Convocazione annunciata in pompa magna prima a maggio, poi a giugno, poi a settembre.
Il lavoro della protezione civile negli ultimi anni, se non altro, sottolineano il responsabile della Protezione civile locale Riccardo Rucci e il consigliere Andrea Ramunno, si è confrontato con le frazioni attraverso una serie di incontri in cui i residenti hanno indicato le carenze, criticità e le problematiche delle aree di attesa. Necessari in tal senso, spiegano, una cooperazione tra Comuni, esempio positivo di collaborazione il caso di Bagnaturo, frazione divisa tra due municipi, Sulmona e Pratola, in cui si e individuata una comune area di accampamento nel campo sportivo.
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