Il Caniglia va a Meta. Per Cirilli resta la porta aperta

La stagione teatrale del Caniglia sarà gestita anche quest’anno, anzi per il triennio, dall’associazione Meta diretta da Patrizio D’Artista. L’amministrazione comunale di Sulmona ha infatti deciso di accogliere la proposta avanzata dall’associazione a cui si era “contrapposta” all’ultimo minuto quella dell’attore Gabriele Cirilli e della sua Factory a cui, tuttavia, il Comune non sbatte la porta in faccia. Per Cirilli, infatti, resta aperta la porta del Piccolo teatro di via Quatrario (sempre se lui vorrà portare avanti il progetto) dove si potrà attivare una specie di succursale della sua Scuola di formazione aperta a Vasto e, al contempo, la possibilità di inserire nella programmazione gli eventi di carattere comico-brillante che l’attore sulmonese aveva proposto a cadenza mensile nel suo più vasto progetto.

La scelta di affidare a Meta il teatro vuole essere anche un riconoscimento del lavoro fatto da D’Artista per il teatro in questi difficili anni di pandemia, con un lavoro certosino sul territorio che ha coinvolto e unito intorno ad un progetto culturale, più che di meri spettacoli, un gruppo di persone.

“Un ottimo lavoro già sperimentato in tempi difficili quali quelli del Covid, sia per la qualità della programmazione e della promozione – si legge nella nota del Comune -,  sia   per la complessità ed articolazione della stessa, con particolare riferimento agli aspetti della produzione e  della collaborazione con il territorio (istituti scolastici,  Dipartimento di Salute Mentale della ASL e realtà associative)”. 

Insomma su il sipario per Meta che il 5 novembre avvierà la stagione con il primo spettacolo di prosa. Per Cirilli, invece, si vedrà se ci sono i margini per un accordo: “Si intende promuovere ed integrare la pluralità delle manifestazioni e delle personalità – aggiunge l’amministrazione comunale – nell’ottica della costituzione di un rinnovato ed accresciuto patrimonio culturale  sulmonese”.

6 Commenti su "Il Caniglia va a Meta. Per Cirilli resta la porta aperta"

  1. Questa città’ e la patria delle occasioni perse. Se ne contano a centinaia.
    Anche stavolta non vediamo piu’ lontano del nostro naso.
    Vogliamo fare le cose, ma non ne siamo capaci.
    Si premia una gestione ed un cartellone teatrale mediocri solo perche’ si privilegiano le iniziative amatoriali e quelle della comunità?
    Non amo Cirilli, ma in questo caso avrebbe fatto sicuramente meglio.
    Sara’ questo il motivo perche’ tutto le eccellenze Sulmonesi raramente vogliono collaborare con la città?
    Tanto questo e’ un paese per vecchi. Solo pompe funebri, sanitarie e centri medici

    • Sonoboomermaninstupido | 20 Ottobre 2022 at 12:49 | Rispondi

      Luca Ronconi? Che arroganza. Vorrei ricordare a lei e a quelli
      del “nemo profeta in patria” e “dell’occasione perduta”, che Patrizio D’Artista (nomen omen) è un artista talentuoso e, nonostante la giovane età, già noto nel mondo teatrale.
      Le faccio notare che si parla di attenzione ai giovani, e Meta è giovane, solo quando vi lamentate della notte bianca o di serate a tema. Ben venga Cirilli, magari con proposte fatte con anticipo. Signor critico teatrale ci faccia anche sapere, di grazia, quale tra gli spettacoli proposti,se li ha visti, ha trovato mediocri.

      • Continuiamo a cantarcela e suonarcela da soli, nel nostro orticello.
        Probabilmente un po di modestia fa sempre bene.
        Qui si parla di far fare un salto di qualità’ al nostro teatro e alla nostra città e lei mi parla, con tutto il rispetto, del talentuosissimo e giovane Patrizo D’Artista che ha prodotto artisti del calibro di Eleonora Toscani, Viola Victoria, Benedetta Scrivani, Lorenzo Latorre, Marco Formichetti, Elisa Pavan, Alice Tamborra, Leena Kloos, Olotropica, Brendan Cleary, Andrea Sofia, Valentino Di Maulo, Robert Kantz.
        Ma chi sono?
        Vogliamo dare spazio ai giovani bene, allora troviamo qualcuno che dia degli strumenti veri, sostenibili al di fuori di questa valle e soprattutto nel mercato…quello vero.
        Smettiamola di promuovere a geni persone che hanno un curriculum fatto di prestazioni modeste e di recite di periferia e cominciamo a misurarci con la realtà’.
        Riportiamo al teatro nomi importanti, i concerti, quelli veri, il jazz, i talk.
        E’ un peccato, abbiamo un teatro che e’ una Ferrari e che mettiamo sempre nelle mani di neopatentati.
        Scusi l’arroganza

        • Sonoboormanonstupido | 20 Ottobre 2022 at 14:42 | Rispondi

          Riportiamo a teatro i nomi importanti…facile. È sufficiente investire tanti tanti soldi,senza sperare di recuperarli, perché il rapporto posti/costi è penalizzante. Unica alternativa è far pagare cifre improponibili.
          Il Teatro è troppo piccolo per nomi di grido. Provi a chiedere se i nomi importanti accettano di svolgere eventi o concerti in piccole piazze. Non lo fanno nemmeno con un compenso adeguato. I giovani di Metà hanno mostrato il coraggio e l’amore per la città che, a parer mio, Cirilli non hai mai mostrato. Provo un leggero fastidio perché ho letto nel suo interesse, altro tipo di “interesse”. Ci sta, il suo è un lavoro, però non ci dica che lo fa per noi. Poteva proporsi prima, non trova? Per quel che so, anche quando è stato testimonial, è stato giustamente retribuito. So, perché l’ha detto lui, che preferiva aprire la sua scuola a Vasto, nessuno ha obiettato, scelta legittima, ma non ha scelto la sua città ora tanto amata. La saluto umilmente

  2. bene,chiacchiere per dare a credere,i risultati degli spettacoli si misurano con “i paganti”
    il talento aiuta,per il successo (economico) di qualsiasi iniziativa contano soprattutto le capacita’,competenze,bravura ,abilita’.esperienza,destrezza,ingegno,ecc, nello specifico le “conoscenze” fanno la differenza,piu’ di 400 i teatri chiusi,storici e blasonati inclusi,quindi numero paganti ? E basta con gli spot pubblicitari,o no?

  3. Sulmona bellissima | 20 Ottobre 2022 at 16:13 | Rispondi

    Si è deciso proprio di restare chiusi tra quattro mure, Gabriele Cirilli sarebbe stata una grande opportunità.

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